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CIVITAVECCHIA – Un confronto tra i candidati sindaco di Civitavecchia che ha affrontato nel dettaglio i temi più importanti che la Confcommercio ha individuato per la crescita della città e del commercio più nello specifico. Come evidenziato dal direttore di Confcommercio Roma, Romolo Guasco, e dal presidente di Confcommercio Civitavecchia Litorale Nord, Graziano Luciani, il futuro della città e quello del commercio sono strettamente legati e proprio per questo l’associazione di categoria ha preparato un documento con proposte fattive da mettere in campo per cogliere le sfide future.
Ad introdurre i sei candidati è stato il giornalista Antonio Bandinu che ha guidato sapientemente le quasi due ore di dibattito. Vincenzo D’Antò, Roberta Galletta, Massimiliano Grasso, Marco Piendibene, Vittorio Petrelli e Paolo Poletti si sono confrontati su quali sono priorità per servizi pubblici e sulla differenziata e tari, su installazioni esterne e dehors, sul mercato - eterno incompiuto -, crocierismo, phase out e su cosa avrebbero fatto di diverso rispetto all’attuale amministrazione comunale.
Ad ogni domanda due minuti di tempo per rispondere e mentre, ad esempio, sulla Csp le posizioni erano piuttosto distanti con, ad esempio, D’Antò e Piendibene che invitavano ad un passo indietro della politica dalla partecipata, Grasso invece pensa ad una raccolta “mista” con il porta a porta che dà risultati importanti sulla differenziazione ma che è molto costoso così esteso su tutta la città, suggerendo isole di raccolta in aree diverse dal centro. Visione simile quella di Galletta e Poletti.
Altro punto spinoso quello dei dehors su cui praticamente tutti credono sia necessario trovare un accordo con la Soprintendenza con D’Antò che invece pensa all’eliminazione della zonizzazione. Quello dei dehors è un tema cruciale per centinaia di commercianti cittadini. Si è parlato poi di mercato, l’eterno incompiuto, con Grasso che pensa all’istituzione della figura del direttore di mercato e ad un’area che si trasformi in base alle più moderne esigenze come street food, rimodulando orari e giorni di apertura attorno ai molti crocieristi che cercano proprio il mercato come primo punto in città.
Magari lasciando il “core”. Poletti pensa a strutture fisse, dello stesso avviso anche D’Antò. Petrelli ha sottolineato che l’attuale progetto andrà a riqualificare la piazza e non il mercato stesso.
Tante proposte anche per invogliare i crocieristi a restare in città, potenzialmente 800mila a stagione quelli che restano, come ad esempio il comporto termale. Tema di chiusura è stato quello del phase out con la centrale Enel che chiuderà i battenti. Per Piendibene necessario smantellare e puntare sull’eolico. Poletti d’accordo ma fino ad un certo punto perché, secondo lui, l’eolico non è ancora maturo. Per Petrelli la centrale ha già smesso di funzionare e Galletta punta il dito su Enel per la riqualificazione dell’area. Grasso non ha dubbi, l’area va smantellata così che le maestranze possano continuare a lavorare mentre si crea un polo logistico per le rinnovabili.
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