CIVITAVECCHIA – Lo ha incontrato svariate volte, ma in tre occasioni fu un tête-à-tête. Era il 1998 e Alessio De Sio era stato appena eletto consigliere della Provincia di Roma: cena a Palazzo Grazioli, dove però Berlusconi arrivò tardissimo per impegni imprevisti.

«Ricordo che mi spronò - racconta l’ex sindaco di Forza Italia De Sio - credeva molto nei giovani.

Rimanemmo a parlare fino alle due di notte, di politica, ma anche di calcio». Ci furono ancora due incontri riservati, uno nel 2001, proprio mentre l’aspirante sindaco di Civitavecchia andava racimolando voti in vista del ballottaggio.

«Iniziai a raccontargli il mio programma, ma rimasi stupito: una parte già la conosceva e la ricordava perfettamente. Quando ci siamo messi in posa per la foto, lui era elegantissimo come sempre nel suo doppiopetto, io avevo la giacca sbottonata. Mi disse di abbottonarla subito perché chi ha la pretesa di rappresentare le istituzioni deve anche mostrare una certa forma; è un fatto di rispetto nei confronti degli elettori».

Alessio De Sio lo ha incontrato per l’ultima volta a Roma una decina di anni fa: «Rimasi colpito ancora una volta dalla sua umanità e dalla sua semplicità - riferisce l’ex sindaco di Civitavecchia - aveva un modo di parlare molto diretto, modi affabili e quando si esprimeva su Civitavecchia lo faceva consapevole di quelle che erano le problematiche della città. Molti ricorderanno il passaggio che fece da Bruno Vespa, a Porta a Porta, sul nostro porto e su come immaginava il futuro dell’Italia in relazione ai rapporti con i Paesi del Mediterraneo».

Azzurro della prima ora, convinto delle capacità di Berlusconi e della validità del suo messaggio politico, Alessio De Sio nel 1994 ha tracciato la sua rotta politica sulla scia dei messaggi lanciati da Berlusconi.

«Quello che mi compì più di ogni altra cosa - racconta ancora De Sio - fu il suo infinito entusiasmo, la sua travolgente energia. Per questo motivo a Civitavecchia fondai il primo club di Forza Italia».

E poi tanta passione, un mare di passione che ha portato all’elezione di De Sio in una città in cui il centrodestra non aveva mai avuto un grosso spessore politico. «Silvio Berlusconi aveva una vision eccezionale - conclude De Sio - era un uomo dalle idee ferme, ma capace allo stesso tempo di mettersi in discussione.

Un uomo, un imprenditore e un politico che ha dato veramente tanto al suo Paese».

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