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CERVETERI - Si svolgerà già a metà mese (con esattezza il 13 luglio alle 18) la massima assise cittadina straordinaria e aperta richiesta dai consiglieri d'opposizione per discutere della riorganizzazione dei plessi di Borgo San Martino e Valcanneto
IL FATTO
Con delibera del consiglio d'istituto è stato infatti deciso il trasferimento delle classi dell'infanzia da Valcanento e Ceri a Borgo San Martino (con la chiusura del plesso di Ceri) e di quelli dell'infanzia da Borgo San Martino a Valcanneto. Una riorganizzazione che prenderà il via già a partire dal prossimo anno scolastico e che ha trovato diversi genitori protestare. Alla base delle rimostranze il fatto che il nuovo assetto scolastico non sia stato comunicato all'atto delle iscrizioni dei bambini a scuola (a gennaio), ma solo successivamente.
GLI INTERVENTI
Sono oltre 400 le firme raccolte da parte dei cittadini, soprattutto della frazione per chiedere il dietro front da parte della dirigenza scolastica e del consiglio d'istituto. A questi si sono aggiunti anche gli interventi dei consiglieri comunali d'opposizione, primo tra tutti l'esponente di Fratelli d'Italia, Luigino Bucchi che ha puntato i riflettori anche sull'ennesimo "scippo" che la frazione di Borgo San Martino andrebbe a subire. Da qui la richiesta del consiglio comunale straordinario e aperto.
IL COMMENTO DELL'ASSESSORE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE, FEDERICA BATTAFARANO
E se da una parte la richiesta è stata accolta e già il 13 luglio al Granarone potrebbero riunirsi i consiglieri in seduta aperta e partecipata anche dai genitori interessati, dall'altra parte però questo non sembrerebbe risolutivo del problema. «Ci hanno fatto intendere che, sì, comprendevano la polemica ma loro rimangono convinti della bontà della decisione presa», ha detto l'assessore alla Pubblica istruzione, Federica Battafarano.
Dunque, quale il senso del consiglio comunale straordinario? «Sarà importante per ristabilire la verità dei fatti», ha proseguito Battafarano.
Per quanto riguarda i costi da parte del Comune per l'adeguamento delle strutture alla nuova riorganizzazione? «Da un lato garantirà all'ente un risparmio importante - ha spiegato l'assessore - perché in questo modo ci è sarà restituito il plesso di Ceri e questo già comporta un risparmio. Per quanto riguarda il trasloco e l'adeguamento dei bagni, i costi sono stati già quantificati dagli uffici non appena ricevuta la delibera del consiglio di istituto. Si tratta di interventi non particolarmente onerosi e quando accadono situazioni di questo tipo, il comune è tenuto ad adeguare i locali».
Nessun dietro front in vista dunque, né la possibilità per l'amministrazione comunale di intervenire in maniera decisiva sulla vicenda? «Abbiamo incontrato l'avvocato delle mamme e lui stesso ci ha fatto intendere che un eventuale ricorso a livello giuridico potrebbe non sortire grandi effetti poiché la delibera è stata adottata seguendo tutti i crismi. Bisognava solo capire se ci fosse margine di trattativa con la scuola, ma non l'abbiamo trovato». Dunque, «il consiglio servirà a fare chiarezza su come il Comune sia intervenuto» a tal proposito.
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