CIVITA CASTELLANA – «Dopo le 112 donne uccise nel 2023, anche il nuovo anno si apre con l’ennesimo femminicidio, una strage che si perpetra senza soluzione di continuità. Non solo giovani, non solo ex, non solo donne che finalmente si allontanano e denunciano». Lo dicono in una nota le donne del Coordinamento 8 Marzo - circolo Enrico Minio Prc diCivita Castellana, dopo il femmincidio avvenuto a Sant’Orestem, ma che ha visto il coinvolgimento della città delle ceramiche perché l’uomo aveva portato la moglie, già morta, all’ospedale Andosilla, dopo averla uccisa a padellate.

«La violenza tra le mura domestiche ancora vige prepotente per donne che hanno vissuto una vita intera accanto a chi poi, in un attimo, decide di toglierle l’ultima voce, l’ultimo respiro, la vita. Basta - aggiungono -. Le donne di Rifondazione comunista e del Coordinamento 8 marzo Civita Castellana gridano il dolore di tutte, di quelle che non hanno la forza, il coraggio, la possibilità di essere altrove, di quelle che non possono più essere. Vogliamo dire basta. Vogliamo dire che se toccano una toccano tutte. Vogliamo dire che vogliamo essere finalmente vive e libere di vivere, tutte, non una di meno», concludono dal Coordinamento 8 Marzo.

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