Veronica Olivi

Il quartiere medievale di San Pellegrino a Viterbo e Castello Ruspoli a Vignanello: questi i due “gioielli” della Tuscia che in questi giorni si stanno trasformando nel set per le riprese della nuova serie Netflix ispirata al Decameron di Giovanni Boccaccio. Nel capoluogo sono già in corso i lavori, con lo storico quartiere, cuore della città, che è stato allestito come scenario della nuova produzione che seguirà le vicende di un gruppo di nobili che, durante l’epidemia di peste del 1348, troveranno rifugio in una villa nei dintorni di Firenze per sfuggire al contagio. Ed è proprio a questo punto che subentrerà l’elemento di novità: nel corso degli otto episodi che compongono la serie, la permanenza del gruppo all’interno della villa si tramuterà a breve in una vera e propria lotta per la sopravvivenza, con il totale rovesciamento di tutte le regole e convenzioni sociali. Nei giorni scorsi Netflix ha reso noti i nomi degli attori che formano il cast della serie Netflix creata da Kathleen Jordan (Teenage Bounty Hunters) e prodotta esecutivamente da Jenji Kohan (Orange Is the New Black): tra di loro Tony Hale (Arrested Development), Zosia Mamet (L’assistente di volo) e Tanya Reynolds (Sex Education).

L’amministrazione comunale di Viterbo ha rivolto un appello ai residenti di San Pellegrino in occasione delle riprese, sottolineando l’importanza di questo tipo di attività per la promozione turistica del capoluogo e di tutta la provincia: «Come sempre in queste circostanze, chiediamo a cittadini e residenti un po’ di pazienza, perché sono investimenti importanti per Viterbo, soprattutto in periodi di bassa stagione turistica come questo – scrive la sindaca Chiara Frontini – Grazie a chi fa sentire questi professionisti a casa, perché l’accoglienza e il clima disteso sono ingredienti umani importanti per alimentare queste opportunità». In merito interviene anche la Pro Loco di Viterbo, che scrive «Si coprono i fili, le canne fumarie, le grondaie, le finestre, tutto ciò che non c’era nel ‘300, e il nostro quartiere medievale diventa ancora più bello. Sarebbe il caso di prendere spunto dagli artigiani di Cinecittà e rendere questi accorgimenti stabili»