CEVRETERI – I numeri delle donne vittima di violenza continuano a crescere nel centro aperto 8 mesi fa. Un fatto preoccupante perché in 8 mesi quasi 100 donne si sono rivolte ai professionisti della struttura per sfuggire ai mariti o agli ex compagni. Non si tratta comunque solo di persone residenti a Cerveteri e Ladispoli ma anche di altre località del Lazio. I dati perciò dicono che la struttura “Le farfalle” è stato preso letteralmente d’assalto. Statistiche non proprio confortanti che nello stesso tempo fanno emergere quanto servisse un potenziamento di questo servizio già attivo da anni nel poliambulatorio della via Aurelia, a Ladispoli. C’è poi un aspetto da considerare: il progetto gestito dalla cooperativa “BeFree” è stato finanziato solo per un anno dalla Regione Lazio, in sinergia con l’Asl di Rm 4. È chiaro che si punterà al rinnovo di questo servizio strategico. In questi mesi – come certificato nelle scorse settimane da Ileana Aiese Cigliano, la responsabile – c’è stato un picco di giovani dai 18 ai 25 ma anche di persone molto più avanti con l’età dai 60 ai 70 anni. La cooperativa assegnataria, è nata nel febbraio 2007, per volontà di un gruppo di operatrici con grande esperienza nell’accoglienza e nel sostegno a vittime di soprusi, abusi, maltrattamenti, traffico di esseri umani, violazioni dei diritti umani. Il centro è operativo 24 ore su 24 grazie ad un numero di telefono. È aperto tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15 ad eccezione del giovedì, operativo dalle ore 12 alle 18. Si può chiamare o inviare un messaggio WhatsApp al 3669755274. È attivo anche l’indirizzo e-mail cav.cerveteri@gmail.com. «Di solito – spiega Cigliano, responsabile del centro – ci vuole sempre un po' di tempo prima che un luogo simile possa diventare un punto di riferimento per tante donne che stanno soffrendo. Invece a Cerveteri e Ladispoli posso dire che non è stato così». Recentemente anche il commissariato di polizia di Ladispoli in un incontro con le scuole a Civitavecchia ha illustrato alcuni dati: in poco più di un anno sono stati almeno 40 interventi tra codice rosso e ammonimenti vari per gli uomini che hanno usato violenza contro le donne. Di rinvii a giudizio se sono registrati finora più di 20 segno che poi le indagini hanno trovato sempre il sostegno della magistratura.

©RIPRODUZIONE RISERVATA