CERVETERI - «Il sequestro del depuratore di Campo di Mare non è altro che figlio della programmazione dell'amministrazione comunale, incompetente in materia». Sono parole piene di rabbia quelle del consigliere comunale di opposizione, Gianluca Paolacci, in merito alla notizia del sequestro dell'impianto di depurazione nel pieno della gestione estiva, che potrebbe compromettere l'economia del territorio che vive di turismo, soprattutto negli affitti delle case, che stanno subendo le prime disdette. «Manca una regolare programmazione – aggiunge -, non sono riusciti a controllare il funzionamento del depuratore, il tutto a danno dei cittadini e di quelle persone, operatori balneari, che vivono di turismo. Dobbiamo capire il motivo dei sigilli, ma di certo il fatto è grave, e a subire le conseguenze sono cittadini, villeggianti e bagnanti. Pensiamo a tutte quelle famiglie che portano i figli al mare, hanno il diritto di sapere se le acque sono inquinate. Questa è un'altra mazzata di un estate brutta e indescrivibile».

Il tema potrebbe finire anche sui banchi del consiglio comunale per approfondire di chi siano le responsabilità di quanto accaduto.

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