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CERVETERI – Cinghialini travolti e uccisi assieme alla mamma. Un allarme, l’ennesimo partito a Cerveteri dove la problematica continua ad ingigantirsi, complice anche la riproduzione selvaggia di questi esemplari. Di incidenti ne sono avvenuti già diversi nell’ultimo anno, e l’ultimo, tra Furbara e Macchiatonda in prossimità dell’Aurelia, è costato la vita a un gruppo di ungulati. In queste ore è tornato alla carica il comitato di Cerenova-Campo di Mare che da mesi se non di più cerca di attirare le attenzioni di chi di dovere affinché si faccia carico della proliferazione degli animali. «La condizione di insicurezza e a volte di pericolo – parla il presidente, Enzo Musard - a cui sono esposti i cittadini del territorio, spesso chiamati a confrontarsi con la crescente presenza nel territorio urbano di grossi branchi di cinghiali, è ormai sotto gli occhi di tutti. Nella chat dei gruppi di Controllo del vicinato di Marina di Cerveteri sono stati inviati avvisi di presenze e di inseguimenti, nonché richieste di aiuto di persone, specie quelle che portavano a spasso il proprio cane, oppure al rientro dal lavoro uscendo dalla stazione ferroviaria». La possibilità di uno scontro con questi “ospiti” non è così remota. Comune e Regione al momento non hanno predisposto alcun intervento. «Anche io – aggiunge Musard – di recente sono rimasto bloccato in auto per 30 minuti in via del Bagolaro in una tarda mattinata, a causa di un grosso branco di almeno 30 cinghiali, che stazionava sulla sede stradale, bloccando completamente il traffico viario e pedonale».
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