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S. MARINELLA – Anche il circolo cittadino della Lega esprime il suo rammarico. “Desidero esprimere il mio disappunto – scrive Giuseppe Maddaloni commissario Lega Santa Marinella - riguardo ai recenti comportamenti del Sindaco Tidei durante la seduta del Consiglio Comunale. In particolare, sono rimasto profondamente turbato dall'uso di termini inappropriati e offensivi che non solo non si addicono alla dignità del ruolo che ricopre, ma risultano anche particolarmente lesivi nei confronti delle donne. Purtroppo, questo non è un episodio isolato. Il Sindaco ha mostrato, in diverse occasioni, un atteggiamento recidivo, rivolgendosi alle donne in maniera offensiva e denigratoria. Tale comportamento è inaccettabile. Ritengo che sia fondamentale che il Sindaco mantenga un comportamento rispettoso e conforme ai valori di equità e rispetto che dovrebbero guidare le azioni di chi ricopre cariche pubbliche. L'uso di linguaggio offensivo e denigratorio, soprattutto nei confronti delle donne, non solo danneggia l'immagine dell'amministrazione comunale, ma promuove anche una cultura di discriminazione e mancanza di rispetto».
Sulla stessa linea da Civitavecchia interviene la commissaria Emanuela Di Paolo: «Da qualche giorno sui giornali e sui social imperversa la polemica ormai nota che interessa il Comune di Santa Marinella, relativa alle parole che il sindaco ha riservato alla consigliera comunale Alina Baciu - dice la Di Paolo - Abbiamo atteso per capire la vicenda, perchè ci sembrava anacronistico che il capo di un'amministrazione locale potesse aver detto davvero che una Consigliera non doveva rompere le scatole in Comune e occuparsi del figlio...ed invece sembra che le cose siano davvero andate così e nel 2024 è assolutamente inaccettabile! La Lega di Civitavecchia non può quindi rimanere inerme davanti ad un affronto ed un'offesa sessista subiti da una donna che lavora con serietà e tenacia per affermare il proprio pensiero politico, manifestiamo quindi tutta la nostra solidarietà ed appoggio alla Signora Condigliera Alina Estefana Baciu».
Fa sentire la sua voce anche il coordinamento Forza Italia Santa Marinella - Santa Severa: «Sappiamo tutti che il Sindaco Tidei non è abituato al normale confronto politico, potendo avvalersi di una maggioranza appiattita su un unico obiettivo dichiarato, arrivare a fine mandato». Il coordinamento Forza Italia Santa Marinella - Santa Severa ribadisce, unendosi alle voci piene di sdegno che si sono alzate, che «è inaccettabile dare del “patetico” ad un avversario politico, che invece andrebbe smentito da fatti, risultati, e non con parole che cercano di lederne la dignità. Capiamo tutti che questa amministrazione ha solo immaginato e poco concluso, al punto da non aver nessun cavallo di battaglia da mostrare. Asilo nido, non pervenuto. Pulizia e manutenzione ordinaria: visibile alla cittadinanza. Opere pubbliche pari a zero. Abbiamo ottenuto molto invece dalla visibilità concessaci dalle cronache nazionali per le recenti vicende giudiziarie che hanno travolto e stravolto la cittadina. Nel giustificarsi sui social, il Sindaco prova a nascondersi dietro il dito del sarcasmo quando consiglia ad una donna di restare a casa a fare la calzetta e di godersi il proprio figlio. Il rispetto per l’oppositore fa grande un politico”.
“Il Sindaco Tidei offende tutti. Per le parole rivolte alla consigliera Baciu a rimetterci è ancora una volta tutta la città», dice il direttivo del Centro Studi Aurhelio. «Sono anni che Santa Marinella a causa del suo sindaco, sale agli onori della cronaca per l’atteggiamento scomposto di quest’ultimo, ormai contagiato dalla “Sindrome di Biden”. Pur di salvaguardare la propria posizione di potere con gli epiteti e le minacce rivolte alla consigliera Baciu a cui va la nostra totale solidarietà, ha demolito ulteriormente la sua credibilità e quella degli organismi e delle personalità che gli girano intorno». «A riguardo - prosegue Aurhelio -, l’assordante silenzio del PD cittadino, delle colleghe consigliere della maggioranza sedute in consiglio comunale, delle paladine del femminismo e dell’emancipazione femminile a intermittenza e quello di una sedicente consulta delle donne che si fa viva solo a comando, genera ulteriori turbamenti. E’ come se con il passare del tempo un velo omertoso, sia sceso nelle anime di chi dovrebbe vigilare e stigmatizzare atteggiamenti che debbono essere condannati senza il minimo tentennamento. E’ per tale motivo oltre a registrare alcune degne prese di posizione di qualche esponente regionale del PD che il centro studi Aurhelio chiede al Sindaco Tidei di scusarsi pubblicamente nei confronti della consigliera Baciu. Cionondimeno, prescindendo dalla riconsiderazione del ruolo e della funzione della consulta delle donne di Santa Marinella per la quale chiediamo un intervento alle consigliere di opposizione tutte”.
Rifondazione Comunista si unisce al coro di critiche. “Un atteggiamento ed una mentalità di questo tipo sono inammissibili da parte di chiunque – scrive in una nota Rc - qui abbiamo l’aggravante che a pronunciarle è stato il primo cittadino, contro una consigliera rappresentante del popolo, nel pieno della propria funzione politica in una sede istituzionale. Evidentemente non basta a Tidei il discredito che le famose intercettazioni hanno gettato sul suo operato e dei suoi fedelissimi, non sono sufficienti le raccolte di firme dei cittadini che non vedono garantita da questa amministrazione trasparenza e rispetto delle regole, non basta il richiamo del prefetto che chiede di rimuovere Mencarelli, non è sufficiente che l’azione amministrativa sia costantemente condotta a dispetto delle regole, della legge e dei permessi, per cui tanti annunci si traducono in scatole vuote, cantieri aperti, infrastrutture sventrate e ricorsi perduti, non basta aver fatto campagne elettorale alle europee per Italia Viva a dispetto della propria appartenenza al Pd, millantata solo dopo la vittoria di Piendibene a Civitavecchia. Tutto questo non basta ancora, bisogna anche caratterizzare il proprio agire politico nei confronti degli avversari ricorrendo al maschilismo più becero ed arrogante, tante volte sciorinato nei confronti anche della consigliera Clelia Di Liello. Sappiamo che il Sindaco in difficoltà si rifugia spesso in epiteti poco consoni al proprio ruolo, ma stavolta ha calpestato il diritto delle donne, ventilando come prerogativa maschile l’assunzione di ruoli politici”.
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