LADISPOLI – Prima i nuovi sentieri, ponticelli di attraversamento, torrette in legno per osservare gli uccelli. Ora la ristrutturazione di Torre Flavia, simbolo della città, grazie a 2 milioni e mezzo del Governo. Non meno importante la pista ciclopedonale che conduce alla torre e il restyling del Castellaccio dei Monteroni.
Cantieri avviati praticamente in modo simultaneo e che in prospettiva rendono la costa ancora più appetibile. Perché allora non creare un circuito turistico? Se lo chiedono in tanti in una Ladispoli che muta la sua forma. Fratini e corrieri nidificano sulle dune sabbiose della palude. Oche selvatiche e gufi prediligono la riserva di Macchiatonda. Ma tra Ladispoli e Santa Marinella, in soli 10 chilometri, l’avifauna migratoria è in continua crescita. La scelta è varia, peccato sulla costa manchi ancora un sistema organizzativo in grado di calamitare i turisti offrendo la possibilità di un collegamento, e perché no, dei pacchetti tra le varie riserve e i siti archeologici, come la necropoli cerveterana. Magari un giorno si rifletterà anche a questo. «Sarebbe affascinante la realizzazione di anello ciclopedonale – propone Corrado Battisti, gestore dell’oasi di Torre Flavia – e anche un circuito per turisti magari dove possano ammirare le nostre bellezze in un giorno. Magari chissà, Città Metropolitana e comune di Ladispoli in futuro potrebbero avviare una Conferenza dei servizi e coordinarsi». C’è chi parla di un turismo di qualità. «Ci stiamo accorgendo che le aree protette negli ultimi anni – parla Rita Paone, responsabile di Marevivo Lazio – sono prese sempre più d’assalto in molte regioni e isole. Da qui anche la necessità di organizzare e contingentare i turisti in modo magari più qualitativo». La palude di Torre Flavia nel frattempo rientra tra i 74 luoghi più belli dello Stivale. Il sito di Ladispoli si trova nel volume “Paradisi Naturali d’Italia”, guida dell’associazione nazionale Touring Club Italiano che si impegna nel trovare i luoghi più suggestivi da proporre ai turisti con spunti e consigli sempre molto utili. Isole, parchi, oasi protette, gole rocciose, massicci montuosi, sentieri sconosciuti e immersi nel verde. Ecco perché viene sempre più invocata una sinergia tra enti locali e sovracomunali. Ragionamenti paralleli con Macchiatonda, a gestione regionale. Mentre con la nuova pista ciclopedonale di Ladispoli e in futuro con il percorso di Marina di Cerveteri, anche i ciclisti dalle due stazioni potrebbero raggiungere questi siti in pochi minuti.

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