CERVETERI – Il 19 dicembre prossimo l’assemblea indetta dagli operatori della Polizia locale. Quello che accadrà il giorno dopo non si sa. O meglio, non sono da escludere azioni di protesta per una serie di difficoltà che vive da tempo il corpo della Municipale etrusca. Due in particolare le tematiche non risolte. La prima riguarda l’attuale sede di via Friuli. Per i sindacati di riferimento (Cgil e Csa) che hanno indetto l’assemblea, nel tentativo poi di incontrarsi anche con la classe politica, il comando non sarebbe idoneo. A parte la spesa pubblica (per l’affitto il comune di Cerveteri sborsa 17mila euro ogni anno), gli agenti svolgono servizio praticamente all’interno di una palazzina e il luogo non consente ai disabili di poter accedere nei locali ed è difficoltoso pure per gli anziani salire agli sportelli posti al primo piano. Sarebbe dovuto avvenire un trasferimento nell’immobile di via Fontana Morella della cantina sociale divenuta nel corso del tempo ufficialmente di proprietà comunale ma il trasloco è definitivamente tramontato. Si parla di un edificio in via Settevene Palo di fronte all’isola ecologica ma ancora l’iter non è stato messo nero su bianco. La seconda criticità è legata al personale. Due soli ingressi sono previsti da qui a febbraio. Troppo poco per risollevare un organico ridotto all’osso. I numeri sono impietosi perché i vigili urbani non arrivano nemmeno a 20, comandante compreso. Calcoli alla mano in città risulta in servizio un agente della Municipale ogni 2mila abitanti.

Una situazione di instabilità che ricade poi sulla gestione e l’organizzazione del lavoro tra i classici controlli sull’abusivismo edilizio, i pattugliamenti, i mercati rionali, la viabilità, le tante discariche sulle strade e gli incidenti quotidiani. Senza dimenticare che nella stagione estiva la popolazione raddoppia passando da 40mila abitanti circa a 80mila se non di più. Per questo non sono da escludere scioperi dei “caschi bianchi” di Cerveteri. L’ultimo risale addirittura al 2010.

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