BASSANO ROMANO - Ha suscitato sdegno e clamore nazionale quanto avvenuto nel paese: giovedì mattina i cittadini si sono svegliati con i muri del palazzo comunale e della Casa delle Culture imbrattati di vernice rossa con scritte No Vax.

Dopo la condanna del sindaco, Emanuele Maggi, che ha provveduto in tempi record a far ripulire la facciata del Comune, ad esprime solidarietà al primo cittadino è Italia Viva. «Gli atti vandalici che sono stati rinvenuti sulla facciata del comune di Bassano Romano vanno condannati con la massima fermezza e qualificano tanto chi compie il gesto quanto le idee e il modus operandi che vi è dietro. Pertanto esprimiamo, a nome di tutta la comunità di Italia Viva, la massima solidarietà al sindaco Maggi e alla cittadinanza che rappresenta».

Il sindaco, intanto, ha ringraziato «il personale dell’ufficio tecnico e all’operaio in particolare per aver agito celermente iniziando a togliere le scritte. In pochissimi giorni sistemeremo tutto. Forza Bassano», ha scritto sul suo account facebook. Le scritte, come accennato, erano apparse su diversi edifici del paese. E tutte inneggiavano a una lotta contro i vaccini. «Esponenti di una frangia oltranzista dei No Vax, nel pieno della notte hanno agito, ancora una volta, danneggiando una intera comunità. Come già accaduto in passato, il paese si ritrova a dover fare i conti con la follia di chi per imporre un pensiero, devasta i beni di tutti ed offende una comunità«, aveva spiegato il primo cittadino, sottolineando come sia «veramente indegno ed inaccettabile che ciclicamente ci troviamo a dover fronteggiare situazioni simili, spendendo soldi di tutti». Il sindaco Maggi ha inoltre riferito di aver «contattato le autorità competenti mettendo a disposizione i filmati di cui disponiamo, come già fatto in passato, al fine di far compiere all'amministrazione della giustizia il suo corso quanto prima. E’ veramente indegno ed inaccettabile - ha aggiunto Maggi - che ciclicamente ci troviamo a dover fronteggiare situazioni simili, spendendo soldi di tutti».

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