SANTA MARINELLA - Ottimo risultato per la raccolta di firme proposta dal Comitato 15 Ottobre, per indire tre referendum sull’utilizzo dei fondi destinati alle armi in Ucraina, in attività sanitarie. “Si è tenuta mercoledì scorso la raccolta di firme per richiedere l'indizione di tre referendum – dicono dal comitato – ed è andata oltre le più rosee aspettative. In sole due ore, presso i portici del centro, hanno firmato più di cento cittadini. Unite a quelle raccolte presso l'ufficio anagrafe di Santa Marinella, sono il segno di una forte sensibilità dei santamarinellesi sull'argomento, a differenza del silenzio che è calato intorno alle tematiche referendarie, per le quali, ricordiamo, il prof. Tutino è ormai in sciopero della fame da più di un mese”. Il Comitato 15 Ottobre, sotto l'egida del Comitato Referendario Italia per la Pace, ha raccolto l’adesione di moltissimi residenti, ma anche quella di tanti villeggianti. Questi ultimi, sono rimasti positivamente sorpresi perché hanno potuto firmare nonostante le difficoltà che avevano avuto nel proprio Comune di residenza. I tre quesiti referendari sono contro l'invio di armi in Ucraina, contro l’esportazione indiscriminata di armi dall’Italia e per salvaguardare la sanità pubblica senza far distrarre fondi per destinare risorse alla Difesa, hanno ricevuto lo stesso numero di firme, a testimonianza della coerenza della proposta referendaria. “Un particolare ringraziamento – conclude il Comitato - va dunque a tutti coloro che hanno aderito, a coloro che hanno anche donato un contributo alla causa, ai volontari del comitato e all’avvocato che ha garantito l’autenticazione delle firme a titolo totalmente gratuito. L’auspicio è che questi eventi e queste occasioni, possano risultare un nuovo collante, per le forze del fronte del dissenso che ormai a Santa Marinella rappresenta una solida realtà trasversale al vecchio mondo dei partiti asserviti alle logiche atlantiste e della grande finanza internazionale”.

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