CIVITAVECCHIA – Cambio della guardia al comando della Polstrada di Civitavecchia: il sostituto commissario Stefano D'Orinzi ha raggiunto il traguardo del pensionamento e al suo posto è salito al comando l'ispettore Alessandro Cecchelli. Dopo 42 anni di onorata carriera il commissario Stefano D'Orinzi ieri è stato festeggiato dai suoi uomini che l'hanno voluto salutare e ringraziare per l'eccellente lavoro svolto in questi 42 anni, di cui ben 38 nella nostra città. Il commissario D'Orinzi è una persona straordinaria, un eccellente capo e un ottimo poliziotto con grandi doti umane e capacità di azione e di fare gruppo; ha portato avanti un grande lavoro in stretta sinergia con tutti i colleghi che lo hanno apprezzato e che ieri si sono commossi nel salutarlo.

«È arrivato il fatidico momento di lasciare la Polizia Stradale che mi ha dato tanto e per cui ho lavorato tanto. Mi sono arruolato 42 anni fa e ho sempre voluto fin da piccolo fare il poliziotto e amo questo lavoro. La domanda per entrare in Polizia l'ho inviata quando avevo 17 anni e a 18 anni sono entrato, sono stato trasferito a Roma e poi a Viterbo: qu ho trascorso due anni molto intensi. Sono stato poi trasferito a Roma per altri quattro anni dove ho maturato tanta esperienza soprattutto perché ero nella scorta di Craxi. Nell'87 sono stato trasferito a Civitavecchia e qui ho trovato una famiglia e ho instaurato bellissimi rapporti con tutti. Sono veramente felice di essere stato qui: vorrei lasciare un segno che resti e spero che non vada persa. Sarò sempre a disposizione. Al mio posto lascio un ottimo poliziotto e una bella persona che saprà condurre ottimamente questo comando. In questa stazione facciamo veramente un grande lavoro e si è creato un bellissimo gruppo e una sorta di famiglia allargata e insieme riusciamo a portare avanti un ottimo servizio, porterò, quindi, con me proprio questo meraviglioso gruppo con cui ho vissuto e condiviso momenti importanti. Porterò con me il ricordo del lavoro nelle scuole con il progetto "Icaro". Ho sempre amato il contatto con i cittadini che non devono pensare che noi siamo il nemico: noi siamo in appoggio alla gente e come ci definivano siamo "Angeli della strada"; siamo quelli che vanno sul posto e aiutano le persone in difficoltà. La realtà locale civitavecchiese è abbastanza tenuta sotto controllo dalle tante forze dell'ordine presenti con cui in questi anni abbiamo sempre collaborato. I momenti più difficili sono stati durante la costruzione della centrale di Montalto quando facevamo la scorta ai mezzi pesanti che trasportavano carichi XXL. Un altro momento difficilissimo che ci ha messo a dura prova è stato quello del covid. Come non ricordare poi il grande civitavecchiese doc che è stato Paolo De Paolis, il sovrintendente capo trascinatore del nostro reparto per 15 anni: la sua prematura scomparsa ha lasciato in tutti noi un grande dolore e per ne resterà sempre un compagno indimenticabile. Porterò nei miei ricordi i momenti belli, come ad esempio quando eravamo presenti come scorte nelle gare ciclistiche di questo comprensorio perché eravamo a contatto profondo con la gente: purtroppo queste attività, a causa della carenza di personale, non possiamo più farle. Non ho nessun rimpianto: sono felice di quello che ho fatto e di quello che ho dato e sono contento di ciò che ho ricevuto. Vado via sapendo in coscienza di aver sempre dato il massimo e ho sempre cercato di coinvolgere e spronare tutti i colleghi, per cui non posso che essere orgoglioso di questi meravigliosi colleghi-amici che porterò sempre nel cuore: tra l'altro da 38 che eravamo all'inizio, il primo gennaio che non ci sarò più resteranno 17 unità su un territorio che è così vasto, eppure ognuno di questi ragazzi lavora in maniera egregia con impegno e abnegazione dando il massimo. Ci tengo poi a ringraziare tutti i civitavecchiesi: questa città mi ha dato veramente molto, ringrazio le scuole che ci hanno aperto le porte per parlare ai ragazzi; ringrazio il sindaco che ci ha sempre invitato e omaggiato; ringrazio il nostro vescovo e tutti coloro che hanno fluttuato intorno a noi e che ci hanno dato modo di emergere. Porgo sinceri auguri di buon lavoro al nuovo comandante Alessandro Cecchelli».

Nel comando della Polizia Stradale cittadina c'è stato, quindi, il passaggio delle consegne e dal primo gennaio entrerà in servizio il nuovo capo ispettore Alessandro Cecchelli, nato ad Orbetello il 19 ottobre ‘72 e residente a Pescia Romana. Cecchelli si è arruolato il 22 luglio del ‘91 e dopo il corso a Caserta, per 2 anni è stato nel reparto mobile di Roma e poi per due anni è stato a Torino nella polizia di frontiere dell'aeroporto di Caselle; dopo due anni al commissariato di Roma a Ponte Milvio dal 97 è a Civitavecchia. Il comando quindi passa a una persona esperta che conosce il territorio e le sue problematiche, che ha lavorato a stretto contatto con il comandante uscente e che ha ottimi rapporti con i poliziotti della sezione di Civitavecchia. «Quello del poliziotto stradale è un lavoro particolare che si può amare o odiare perché è molto particolare: io amo fare quello che faccio e cerco di dare il massimo. La cosa che mi piace di più di questo mestiere è che sulla strada aiutiamo le persone nei momenti di difficoltà. Dopo 20 anni di servizio di pattuglia da 6 anni sono in ufficio e, visto che sono il più alto in grado, sapevo che primo o poi avrei assunto il ruolo di comandante. Mi impegnerò a dare il massimo per far sì di essere sempre "sul pezzo" e di poter svolgere un ottimo servizio. Auspico che tutti i colleghi (tutti con molti anni di servizio alle spalle e quindi molto esperti) possano darmi una mano e collaborino affinché passiamo garantire a questo territorio il miglior servizio possibile. Questa è una città popolosa e alcuni sono indisciplinati: noi cerchiamo di coprire più possibile sia il servizio sulle strade locali che sull'autostrada anche se in carenza di personale. Non è sempre facile il nostro servizio che, in modo particolare, ci impegna nel porto con lo sbarco e l'imbarco dei veicoli da Tunisi per i quali sono necessari i controlli accurati; curiamo poi gli sbarchi dalla Spagna e quant'altro. Non sarà facile sostituire un comandante che da 38 anni è in questo reparto e sicuramente avrò delle mancanze rispetto a lui, ma spero di svolgere un buon lavoro nel miglior modo possibile in collaborazione con i colleghi».