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di TONI MORETTI
CERVETERI - C’era da aspettarsi dal colorito Pascucci, sindaco di Cerveteri, che disturbato da qualche polemica, nata inevitabilmente intorno al “più grande evento che la città di Cerveteri ricordi dall’era degli Etruschi in poi” e che come dice Jovanotti è “L’inizio di una nuova era”, uscisse con qualche battuta poco edificante, come gli succede sempre più spesso ultimamente, specialmente quando degli “imbecilli”, fanno polemiche da tali perché non capiscono la vera portata delle operazioni che il suo genio partorisce, che non fanno loro la massima machiavellica che sempre, il fine giustifica i mezzi, e con le loro domande, i loro dubbi, le loro richieste di trasparenza, creano ostacoli e boicottano, rallentano e fanno correre il rischio che certe cose alla fine non si facciano. Lo fa replicando alla polemica nata intorno alla condizione dei “volontari” che al Jova Beach Party vengono arruolati con la piena complicità dell’ente comune a svolgere un definito ruolo di assistente al concerto, con tanto di coordinamento e di supervisione ed orario di lavoro imposto,, retribuiti, ma così non si può dire, e ci chiediamo il perché se non c’è niente di male, con un pasto, un biglietto gratuito per il concerto e un gadget del grande Jovanotti. Gaber direbbe: “Ma manco in Uganda” tanto per usare un termine ironico che renda l’idea. «Mistificante forma di caporalato». Viene definito da chi scrive dalle colonne di questo giornale e «Il volto buono del caporalato, a spanne; anzi, ti chiamano pure ‘‘beach angel’’ vuoi mettere?» come lo definisce Paolo Romano sul blog dell’Espresso qualche giorno dopo. Pascucci lo fa definendole polemiche da imbecilli replicando da radio Cusano, tentando di metterci una pezza ammettendo che c’è stato un grosso errore di comunicazione, che non si capisce quale è visto che comunque il fatto è e rimane quello che si è descritto, che è partito proprio dall’amministrazione di Cerveteri, che gestendo la selezione dei volontari, si è resa complice dell’organizzazione che poi in effetti li gestisce e li “paga”, ma così non si può dire e non si capisce perché se non c’è niente di male. A questo punto viene però da dire: “Ammesso che ciò che dite sia tutto vero e che avete sbagliato nella comunicazione, ma allora chi sono gli imbecilli? Dalla stessa emittente parla ancora del lungomare la cui trionfalistica acquisizione avrebbe permesso di realizzare il fantastico “Summer Circus” realizzato da Ascom che ha avuto dal suo esordio, un successo clamoroso. Correndo il rischio di essere nuovamente chiamati “imbecilli” si fa notare ancora un errore di comunicazione. La strada acquisita non è il lungomare che rimane di proprietà dell’Ostilia la quale ha contrattato con la the Base, organizzatrice del concerto, l’utilizzo dell’area per il concerto e questa ha ceduto in uso l’area interessata dal Summer Circus ad una società, la Option One srl di Roma la quale ha organizzato il Summer Circus in Ati con Ascom. Per adesso, la strategia demagogica del sindaco scaltro del “panem et circense”, sta funzionando, ma non si dimentichi che l’epilogo storico fu l’incendio di Roma, sempre per il bene del popolo.