«L’Ater di Viterbo ha eseguito a San Faustino l’ennesimo sfratto dell’anno, con l’ausilio della forza pubblica, della polizia municipale e dei Servizi sociali del Comune di Viterbo: è un altro passo verso il ripristino della legalità, che abbiamo promesso ai nostri inquilini e alla città». Così Diego Bacchiocchi, presidente dell’Ater di Viterbo, dopo l’ultimo sgombero a carico di una donna che occupava una abitazione popolare, proprietaria del pitbull, che lo scorso 27 aprile, ha aggredito e ucciso un cagnolino e che ora è nel canile cittadino.

«Su questo percorso - prosegue Bacchiocchi - non molleremo di un millimetro: chi occupa abusivamente un nostro appartamento deve sapere che sarà perseguito, così come prevedono le leggi, fino al rilascio dell’immobile. Il tempo dei prepotenti e dei violenti è finito: adesso le regole vanno rispettate e chi s’impossessa illegalmente di un alloggio Ater, sottraendolo a chi ne ha pieno diritto, viene sfrattato». Il presidente dell’Ater sottolinea che: «la nostra Azienda ha fatto di questa battaglia un elemento imprescindibile, anche per rispetto di chi paga regolarmente un affitto, tutti i mesi, dopo aver atteso, in graduatoria, l’assegnazione di un alloggio». Rispetto a San Faustino, Bacchiocchi ha rimarcato che «la nostra azione sta peraltro dando frutti anche sul versante della sicurezza. Durante l’ultimo sfratto, infatti, è emerso che l’occupante abusiva possedeva un cane, lo stesso che aveva sbranato un altro cagnolino, pochi giorni prima. Così, grazie al nostro intervento, non solo è stato liberato un appartamento, che sarà ristrutturato e messo a disposizione degli aventi diritto, ma è stato anche possibile recuperare questo cane, pericoloso se lasciato libero e senza museruola. L’animale adesso è stato messo in sicurezza, all’interno di un canile, dove sarà curato e rieducato».