PHOTO
LADISPOLI - Bene lo stop alla realizzazione di un distributore di benzina nei pressi della Palude, ma non bisogna abbassare la guardia. È questo, in sintesi, il messaggio lanciato dal comitato tutela natura e cultura litorale nord. «L'iter non è concluso e temiamo che ci siano ancora molte scappatoie burocratiche per poter aggirare gli ostacoli». «Il Comitato - spiegano in una nota - si è attivato fin da subito con una importante raccolta firme alla quale hanno partecipato molti cittadini a livello volontaristico e associazioni sensibili alla tutela del territorio, che è proseguita per diversi mesi. Inoltre, sono state redatte una serie di osservazioni molto dettagliate e accurate e inviate a tutte le autorità competenti». Insomma, «un’azione di vigilanza estremamente accurata e circoscritta che ha dato i suoi frutti». Ma se per quanto riguarda il distributore di carburante si potrebbe già iniziare a tirare un sospiro di sollievo resta alta la guardia, invece, sul glamping (che vorrebbe realizzare l'amministrazione comunale etrusca) e sulla «trasformazione di 800mila mq di terreni da agricoli in residenziali nel comune di Ladispoli nel comparto C11». «Trasformare quell’area da agricola ad edificabile - evidenziano dal comitato - strangolerebbe molto la Palude di Torre Flavia soffocando il corridoio verde verso la campagna e tutto il serbatoio biologico che contribuisce a mantenere viva la Palude stessa. Dunque, il Comitato non si fermerà certamente ma continueremo a contrastare ogni iniziativa che possa mettere a rischio questa preziosa risorsa del nostro territorio».
©RIPRODUZIONE RISERVATA