Denunce per infortuni e malattie professionali: c’è un calo generalizzato che riguarda anche la Tuscia. I dati dell’Inps elaborati dall’Anmil parlano chiaro: nel confronto tra i primi 10 mesi del 2023 con lo stesso periodo del 2022 nella provincia di Viterbo c’è stato un calo del 30,3% di denunce per infortuni denunciati. Si è passati da 2.284 casi a 1.591 al 31 ottobre 2023. Nel Lazio, nei primi 10 mesi del 2023, la Tuscia si piazza al 4° posto per numero di infortuni totali denunciati. Prima è Roma con 26.451 davanti a Latina (3.033) e Frosinone (2.507), dietro c’è solo la provincia di Rieti con 946 denunce.

Nel Lazio si è passati da 46.070 casi a 33.714 del 2023. In Italia, nello stesso periodo, sono stato 489.536b i casi totali di infortuni sul lavoro denunciati contro i 595.569 del 2022. Dati poco incoraggianti, però, sugli infortuni mortali denunciati: nel 2023 si sono registrati 6 decessi sul lavoro a fronte di 1 solo nel 2022.

Nel Lazio, nei primi 10 mesi del 2023, ci sono stati 73 casi di morti sul lavoro denunciati contro i 78 del 2022. Guida sempre la provincia di Roma con 44 casi nel 2023 (50 nel 2022), seguita da Latina (11 nel 2023 e 12 nel 2022); Frosinone (8 nel 2023 e 14 nel 2022; Viterbo e Rieti (4 nel 2023 e 1 nel 2022).

Nel 2023 in Italia sono stati denunciati 868 casi di decessi sul lavoro contro i 909 del 2022. Aumentano nettamente, invece, le denunce di malattie professionali: nel 2023 nella Tuscia sono stati 356 i casi contro i 264 del 2022 con una crescita del 34,8%. Nel Lazio è sempre Roma ad essere in testa con 1.591 denunce contro le 1.181 del 2022, seguita da Frosinone (1.142 del 2023 contro le 1.096 del 2022); quindi Latina (727 del 2023 contro 661 del 2022); Rieti (380 del 2023 e 298 del 2022) e Viterbo.