LADISPOLI – Cinghiali in gruppo di fronte le abitazioni e nei giardini dove giocano i bambini. Un incubo per i residenti che ora chiedono interventi al Comune di Ladispoli per un problema che si sta ingigantendo sempre più. In particolare si attivano i cittadini del quartiere Miami che si rivolgono ai delegati preposti. «Questa criticità – afferma Giancarlo Marroni – sta dilagando in tutto il territorio del rione Miami. È una situazione di pericolo per i residenti in particolar modo e continua a determinare un notevole stato di insicurezza per il timore di trovarsi di fronte ai ben intuibili e rischiosi incontri con gli animali selvatici». Anche l’altra notte gli ungulati hanno fatto il loro “tour” per le vie della città. «Ormai le serate e le notti sono abitualmente sottoposte alla presenza di nutriti gruppi di cinghiali, in cerca di cibo evidentemente, che mettono in pericolo gli abitanti e le persone che escono di casa con i loro cani. Riteniamo necessario che il Comune si attivi al più presto e garantisca la sicurezza dei residenti e dei propri animali: è una priorità assoluta per noi». Nei mesi scorsi si erano fatti sentire comitati e cittadini di altri quartieri ladispolani ma la sostanza è che nulla è stato fatto. L’amministrazione comunale ha sempre rigirato la palla a Regione e Città Metropolitana che a loro volta – osservando il numero di cinghiali – hanno fatto ben poco. Il piano di cattura delle trappole non ha funzionato o non è stato proprio attivato. Rischiano pure gli automobilisti di notte che potrebbero investirli e di conseguenza finire fuori strada o spaccare le rispettive vetture come accaduto in passato sulle strade cerveterane di via di Zambra e via Fontana Morella. «Poco prima delle 6 – racconta Bianca - mio marito portando in passeggiata i cani ha incrociato un branco di cinghiali di almeno 12 esemplari che hanno completamente devastato i giardini di largo Frezza». Tante altre segnalazioni: «Uscire al mattino presto è diventato impossibile: è sempre pieno di cinghiali» scrive pubblicamente Fabio.

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