CIVITAVECCHIA – «Su questo tratto di costa il Riccio di mare è a forte rischio di estinzione: non c’è quasi più». A lanciare l’allarme è Angelo Fanton, portavoce della comunità Slow food del Riccio di mare Santa Marinella e Civitavecchia che - con la collaborazione di un insieme di realtà come Fondazione Cariciv, Slow food costa della maremma laziale, amministrazione comunale, Capitaneria di porto e l’associazione Cibo futuro - ha organizzato una settimana ricca di eventi per sottolineare l’importanza del Riccio di mare per l’ecosistema marino e sensibilizzare cittadini e ristoratori - per cui è stata creata una apposita competizione culinaria - su un consumo sostenibile nel rispetto dell’ambiente. Si parte questo venerdì alle 10 con il convegno scientifico “Riccio di mare - tra prelibatezza ed estinzione” presso il Forte Michelangelo di Civitavecchia che vedrà ospiti di rilievo dal mondo scientifico e non solo per parlare dell'importanza del riccio per l'ecosistema e della sua storia, in ambito culinario e non solo.

IL PROGRAMMA

Un tratto di costa fortemente a «rischio» ha continuato Fanton, con vere e proprie spedizioni di caccia al riccio che impattano fortemente sull'ecosistema marino, basta scorrere le cronache per vedere sequestri di 10,20 e persino 30mila ricci a volta da parte degli uomini della Capitaneria di porto.

La sensibilizzazione è un'arma fondamentale e sarà quella maggiormente utilizzata dalla Comunità, proprio per questo sarà messa in campo una gara dal nome “Oltre il riccio... 2024” che vedrà i ristoratori del litorale sfidarsi in uno show cooking dove la sfida sarà proprio proporre ricette alternative a quelle con i ricci di mare.

Il Caposezione studi e comunicazione della Capitaneria di porto di Civitavecchia Elisabetta Gualdi ha ricordato l'impegno dei militari nella tutela del mare e nelle operazioni contro la pesca abusiva.

Giorgio Corati, rappresentante locale condotta Slow food Costa della maremma laziale aps ha commentato: «Sosteniamo con vivo interesse l'evento e tutto ciò che significa. Il tema del cibo è vasto e importante, c'è una forte attenzione all'ambiente e all'impatto che le attività umane possono avere su di esso. A Civitavecchia ci siamo concentrati sulla comunicazione delle biodiversità e delle specie ittiche. In mare c'è un ecosistema che per sua natura è in equilibrio, se viene a mancare un qualcosa per un motivo esterno allora abbiamo un problema».
Fabio Buccolini, segretario dell'associazione Cibo futuro, ha spiegato che l'associazione è nata con la mission di riuscire a mettere «insieme gastronomia e sostenibilità, in particolare lavorando con i ragazzi degli istituti alberghieri». Proprio Buccolini si sta occupando di un progetto Europeo per utilizzare le acque recuperate per allevare pesce si acqua dolce, un sistema auto sostenibile che mira ad avere un uso locale. Attualmente si sta sviluppando in Puglia ma il “sogno” è di poter utilizzare le acque reflue del depuratore di Roma.
L'assessore al Turismo e alla Cultura Simona Galizia ha ricordato l'importanza del tema dell'estinzione, un tema che dovrebbe essere di “coscienza” per tutti in modo da poter ambire ad un «futuro migliore. Un evento importante con un convegno di livello e il mio appello è di arrivare a fare piccole pubblicazioni scientifiche per rendere tutto questo più duraturo. Siamo a vostra disposizione».
Il presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco ha ringraziato tutti gli organizzatori e i curatori di un'iniziativa che oscilla tra scienza e tradizioni. «Il bambino – ha detto - conosce il riccio, sa cosa è il riccio di mare e la sua importanza per ecosistema perché il riccio è un filtro. Tutto il reparto di Biologia marina del Polo universitario di cui sono presidente sarà invitato a partecipare e a dare il proprio contributo». Un passaggio poi sulla tradizione della “Ricciata”, un «momento di alta socializzazione, momento puro e semplice» che va però portato avanti con la massima consapevolezza e per chi agisce al di fuori della legge servono controlli e «pene severe».

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