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GRADOLI - Pienone al pranzo del Purgatorio, una delle tradizioni più longeve della provincia di Viterbo, con alle spalle oltre cinque secoli di storia. Un successo straordinario che ha fatto registrare una partecipazione di oltre 1.500 persone. L’evento, che si è svolto oggi, mercoledì delle Ceneri, aveva in effetti visto il rapido esaurirsi dei biglietti già dal 22 febbraio, confermando l'enorme attesa e l'interesse per questa tradizione secolare. Organizzato dalla Fratellanza del Purgatorio, un gruppo di 90 uomini che da oltre cinque secoli si impegna a mantenere vive le tradizioni locali, il pranzo del Purgatorio è il momento culminante di una serie di eventi che la confraternita organizza durante l'anno. Le origini del Pranzo del Purgatorio risalgono a più di cinquecento anni fa, quando la Confraternita del Purgatorio organizzava il pasto per offrire sostegno ai più bisognosi nel mercoledì delle Ceneri, dando così inizio alla Quaresima con un gesto di carità. Nel tempo, la manifestazione si è evoluta, ma ha continuato a mantenere vivi questi principi di solidarietà, diventando un evento che coinvolge l'intera comunità: come da tradizione, l’intero ricavato del pranzo sarà devoluto in beneficenza, mantenendo vivo lo spirito di solidarietà che da sempre caratterizza questa manifestazione. Un elemento distintivo del pranzo del Purgatorio è la consuetudine di servire un piatto ogni quattro persone, sottolineando l’importanza della condivisione.
Il richiamo del pranzo del Purgatorio si è confermato anche a livello nazionale, con pullman provenienti da tutta Italia che hanno portato a Gradoli centinaia di visitatori. Al centro del menù, come sempre, è stato il celebre "fagiolo del Purgatorio", un legume bianco e delicato, dalla buccia sottile e facilmente digeribile, che cresce nelle campagne dell’alta Tuscia. Il fagiolo è stato servito in diverse preparazioni, ma la più semplice e apprezzata resta quella con olio, sale e pepe, che ne esalta il sapore naturale.
L'evento ha visto la presenza di numerosi ospiti di rilievo, tra cui il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il deputato Mauro Rotelli e i consiglieri regionali Daniele Sabatini e Giulio Zelli. «La presenza del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, al pranzo del Purgatorio, dimostra ancora una volta grande attenzione nei confronti del nostro territorio», hanno commentato Rotelli, Sabatini e Zelli, a margine del tradizionale convivio. «Una tradizione secolare che non è solo un evento gastronomico, ma anche e soprattutto un importante momento di coesione sociale per celebrare le tradizioni locali, rinnovando e favorendo un senso di appartenenza che coinvolge l’intera comunità», spiegano. «Oltre ad esprimere un sentito ringraziamento al ministro Giuli per aver preso parte alla manifestazione, cogliamo l’occasione per ringraziare il sindaco Carlo Benedettucci e l’amministrazione comunale per l’accoglienza, e rivolgiamo un plauso alla Fratellanza del Purgatorio, l’associazione di gradolesi che, ogni anno, si adopera dell’organizzazione del pranzo, devolvendo il ricavato in beneficenza», concludono Rotelli, Sabatini e Zelli.
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