CERVETERI – La storia dei giardinetti chiusi a Borgo San Martino è stato un duro colpo per le famiglie della frazione che si aspettavano almeno un segnale dalle istituzioni. Invece i sacrifici per tenere l’area pulita e ordinata sono stati vanificati dalla decisione dell’Arsial, proprietaria, di riacquisire il terreno. In questi anni il comune di Cerveteri non ha mai dialogato con l’Ente per cercare di acquisirlo e poter programmare con più serenità la gestione del parco, l’unico in questa frazione etrusca.

IL FATTO

Per attivare l’Arsial è bastata una lettera inviata al comune da una mamma, preoccupata da alcune recinzioni mal ridotte, e a catena rigirata dal Granarone all’ex ente Maremma che ha ripreso possesso dell’area per ragioni di sicurezza e perché non era mai stato regolamentato nulla. Nei giorni scorsi è stato molto critico il consigliere comunale di opposizione Luigino Bucchi (Fratelli d’Italia) ma ora si fanno sentire anche gli abitanti che hanno chiesto a gran voce all’amministrazione comunale di trovare al più presto un accordo con l’Arsial per il bene dei bambini e delle famiglie di San Martino spaesati da questa situazione improvvisa.

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