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TUSCANIA - Si celebra domani la terza edizione della giornata nazionale in memoria delle vittime delle marocchinate.
Con lo slogan “Basta omertà”, saranno commemorati 60mila donne e uomini italiani violentati delle truppe coloniali francesi durante la seconda guerra mondiale, nel periodo 1943-1944. Alle 19, a Tuscania, al monumento ai Caduti sarà deposto un omaggio floreale: alla xerimonia parteciperanno Silvano Olmi, vice presidente nazionale dell’Anvm, e Valentina Rinaldi, referente locale del sodalizio. L’evento patriottico ha ricevuto il patrocinio dell’amministrazione comunale di Tuscania.
Nella Tuscia, che nel 1944 ebbe a registrare un centinaio di stupri, altre iniziative sono previste per la prossima settimana e saranno comunicate per tempo. La manifestazione è organizzata dall’associazione nazionale Vittime delle marocchinate, presieduta da Emiliano Ciotti, sodalizio che da tanti anni ricerca documenti e testimonianze su queste tragiche vicende e si avvale della collaborazione di un gruppo di avvocati, ricercatori storici, giornalisti e scrittori. Molti sono i comuni che furono flagellati dagli stupri di guerra compiuti dai magrebini inquadrati nell’esercito d’oltralpe. Infatti, le violenze da parte dei coloniali francesi contro i civili italiani iniziarono con lo sbarco in Sicilia nel luglio 1943, proseguirono in Campania, nelle provincie laziali di Frosinone, Latina, Roma e Viterbo; in Toscana nel senese e nel grossetano e sull’isola d’Elba, per terminare alle porte di Firenze nel luglio 1944.
«Ringrazio i cittadini, le associazioni e le amministrazioni locali di tutta Italia che hanno aderito alla manifestazione patriottica – dichiara Emiliano Ciotti, presidente nazionale Anvm e autore di libri sull’argomento – nel 1943-1944 tante donne e uomini subirono sofferenze inenarrabili e purtroppo queste tragiche vicende non sono ancora conosciute da gran parte del popolo italiano». « La storia non si cancella chi ha subito queste violenze non può essere dimenticato ed è per questo che chiediamo da anni l’approvazione di una legge statale che istituisca ufficialmente la Giornata in memoria delle Vittime da celebrarsi il 18 maggio», conclude il presidente dell’associazione Ciotti..
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