LADISPOLI – La non convocazione alle Olimpiadi di Giorgio Minisini è una ferita aperta per Ladispoli. In molti sono rimasti sorpresi dalla decisione di non portare a Parigi, l’estate prossima, il re incontrastato del nuoto sincronizzato. Non è un qualunque Giorgio: a 28 anni vanta 10 medaglie ai Mondiali tra cui 4 ori. Agli Europei 8 medaglie e 4 ori e in più nel palmares un Campionato del Mondo in Canada nel 2023. Ecco perché, oltre alle tante polemiche del mondo sportivo, ci sono quelle dei cittadini che hanno avanzato una petizione popolare per far cambiare idea a Patrizia Giallombardo, selezionatrice azzurra. Centinaia e centinaia hanno già sottoscritto la raccolta firme su change.org. «Giorgio Minisini è un atleta eccezionale – si legge nella petizione on line - che ha dedicato la sua vita al nuoto sincronizzato. Ha vinto numerose medaglie e ha portato l'Italia sul podio più alto in molte competizioni internazionali. È un grande esempio per molti giovani che si sono avvicinati a questo sport grazie a lui. Nonostante ciò, non gli è permesso partecipare alle Olimpiadi. Questa decisione nega non solo il diritto di Giorgio di competere, ma anche il diritto dei fan dello sport di vedere uno dei migliori atleti del mondo in azione. Chiediamo quindi che gli sia consentito di partecipare a Parigi». La scelta della nazionale è stata motivata dalla decisione del Cio di non inserire il doppio misto nel programma olimpico della gare ma solo gli esercizi di squadra e, al tecnico e al libero, è stato aggiunto l’acrobatico. Una motivazione squisitamente tecnica e per addetti ai lavori. Sembrava tutto fatto dopo la scelta del Comitato Internazionale Olimpico di ammettere anche gli uomini in questa disciplina assieme alle donne. Ma Minisini non ci sarà. «Resta una grande amarezza e un senso di vuoto – sostiene Stefano Fierli consigliere comunale con delega alle Federazioni Sportive per il Coni –, lo sport a volte dà immense gioie a volte, le toglie. Mi dispiace tantissimo, immaginavo già Giorgio a Parigi a gareggiare per poter portare una medaglia al nostro Paese».

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