TARQUINIA - E’ stata disposta l’autopsia sul corpo del romeno 40enne rinvenuto cadavere la mattina dell’11 giugno lungo la spiaggia di Spinicci, a Tarquinia. La Procura di Civitavecchia ha disposto l’esame per stabilire le cause esatte della morte dell’uomo residente in Spagna che si era imbarcato sulla nave che avrebbe dovuto riportarlo a casa.

Il 40enne, autotrasportatore, aveva con sé il portafoglio, con i documenti che hanno permesso alla Polizia del Commissariato di Tarquinia, intervenuta sul posto, di identificarlo.

Avrebbe avuto anche il telefono cellulare e un biglietto di imbarco navale datato 5 giugno. Il corpo è stato rinvenuto saponificato e privo degli arti superiori, per aver trascorso sei giorni in mare.

Al vaglio cosa possa aver determinato la caduta dell’uomo dalla nave: non si esclude al momento alcuna ipotesi, dal gesto volontario a una tragedia seguita ad una lite. Secondo quanto ricostruito dal responsabile territoriale Lifeguard Lazio, Paolo Pizzala, alle 10 della mattina dell’11 giugno, un bagnino della Lifeguard, Manuel Matergia, in servizio presso il camping Riva dei Tarquini in località Spinicci, ha avvisato telefonicamente il suo responsabile dell’avvistamento, anche ripreso con un video. Il bagnino ha segnalato quello che sembrava essere il corpo apparentemente umano ad una trentina di metri da riva. In compagnia del responsabile Matteo Rudolf Di Gregorio, Pizzala è corso sul luogo avvisando la Capitaneria di porto di Civitavecchia, la Polizia e il personale del 118. Nel frattempo il cadavere è stato posizionato sulla battigia a disposizione del medico legale e degli inquirenti.

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