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«Da diversi mesi abbiamo evidenziato una situazione di criticità nella gestione del servizio di polizia provinciale. Nonostante gli incontri effettuati sia ufficialmente che per le vie brevi e gli impegni assunti dai responsabili del servizio, a tutt’oggi nulla è cambiato». E’ quanto afferma, in una nota, l’organizzazione sindacale Cisl Fp, che spiega: «Riteniamo che ormai le annose problematiche non sono più tollerabili dalla gran parte del personale operativo e non possono rimanere disattese. Non è immaginabile che non sia possibile intervenire e risolvere alcune situazioni lavorative che continuano a generare disagi e disparità tra i lavoratori. In un servizio così importante per l’amministrazione ed i cittadini, con una situazione di carenza di personale, vuoi per la legge di riforma, vuoi per la dislocazione di alcune unità in altri settori dell’Ente o per esoneri da certe attività, non ci sembra possibile né ragionevole che il carico di lavoro, magari quello più gravoso ricada sulle solite persone. Non appare giusto che a qualcuno si permetta di evitare certe incombenze. Non si comprende ad esempio - prosegue il sindacato - come certe figure professionali possano essere esentate dal servizio di rappresentanza, come non venga attuato un turno equilibrato con rotazione di tutto il personale e non venga rispettato un giusto equilibrio nelle assegnazioni delle varie competenze, ecc., senza citare altro. Sicuramente esistono delle casistiche che per esigenze contingenti è possibile giustificare ma non può essere la normalità, non possono esistere situazioni intoccabili. Il perdurare della poca chiarezza sull’organizzazione dell’attività lavorativa continuerà a generare confusione, discussioni e disagio tra gli addetti che, in qualche caso, esasperati richiedono il trasferimento verso altri settori dall’Amministrazione, aggravando la carenza con potenziali ripercussioni negative sul servizio stesso. Abbiamo atteso che si iniziasse a porre in essere soluzioni auspicando una inversione di tendenza volta a rimuovere queste situazioni di criticità, creando equilibrio, più correttezza e rispetto di tutti gli aspetti che regolano l’attività all’interno di ogni servizio, portando più serenità e benessere lavorativo da ricercare sempre in ogni ambiente di lavoro. Purtroppo dobbiamo registrare solo immobilismo e allora cosa si può dedurre? Che qualcuno, probabilmente impegnato nell’importante attività di amministratore pone meno attenzione alle problematiche del servizio o, peggio, che la questione venga da tutti sottovalutata. Resta inteso che in assenza di riscontro, ci riserviamo di attivare tutte le azioni e contestazioni ritenute necessarie a tutela dei lavoratori rappresentati», conclude il responsabile della Contrattazione delle Autonomie Locali, Renato Trapè.