LADISPOLI - Torre Flavia, ogni anno sempre di più minacciata dall'erosione. Un fenomeno ormai che colpisce l'arenile dell'oasi protetta da almeno 10 anni, come sottolineato dal gestore Corrado Battisti. Un problema non di poco conto sotto vari aspetti. Da una parte infatti c'è «la sabbia che entra in palude che dunque si interra», ha spiegato Battisti, dall'altra parte invece sempre meno arenile a disposizione dei bagnanti. «È un problema che con le sole nostre forze non si risolverà» ha proseguito. L'unica possibilità risiede in un intervento della Regione Lazio. «Si tratta di una questione di demanio marittimo - ha aggiunto ancora Battisti - Dobbiamo dunque aspettare che la Pisana impegni delle risorse economiche per ridurre questo impatto devastante che si riversa sulla biodiversità del parco e sui cittadini che da ottobre a marzo hanno spesso delle difficoltà a camminare sulla spiaggia da Ladispoli in direzione Campo di Mare».

A risentirne particolarmente, infatti, è il tratto di collegamento tra i due comuni che a causa dell'avanzare del mare viene completamente sommerso. «Un problema - ha rimarcato ancora - che persiste d'inverno ormai da 10 anni».

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