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LADISPOLI - Scuole chiuse, studenti finalmente in “libertà”, impiegati (e non solo) che iniziano a programmare le loro vacanze estive, i lidi che sperano di avere davanti a loro una bella stagione, sia dal punto di vista metereologico che da quello economico. L’estate 2024 si può dire ormai arrivata con i week end contrassegnati dall’arrivo in città di diversi vacanzieri, per lo più romani, venuti al mare per trascorrere qualche ora di relax. Uno solo il problema intramontabile e che sta lanciando nello sconforto la categoria dei balneari ladispolani: l’erosione. Le continue mareggiate (ultima in ordine di tempo quella dei giorni scorsi) continua a risucchiare metri e metri di spiaggia. Lettini e ombrelloni sempre più arretrati con il numero di posti a disposizione ormai ridotto quasi all’osso. «Così non so quanto riusciremo a lavorare», dice sconfortato uno dei gestori degli stabilimenti del territorio ladispolano. Le mareggiate, il mancato avvio dei cantieri per la realizzazione delle barriere anti erosione (fermo ormai da anni) rischiano di far ricordare la stagione 2024 come una delle peggiori (forse anche più di quelle post pandemia dove distanziamento e riduzione di posti di a disposizione dei clienti avevano sicuramente ridotto notevolmente gli introiti).
A puntare i riflettori sulla situazione degli arenili era stato nelle scorse settimane anche il presidente di Assobalneari Ugo Boratto. «Anche a Marina di San Nicola l’erosione sta danneggianto i gestori degli stabilimenti», aveva detto. Un’idea, un possibile piano per cercare di arginare il fenomeno ci sarebbe ma difficile che possa prendere piede già da quest’anno a stagione ormai iniziata: quella della realizzazione di un sabbiodotto. Era stato proprio Boratto a portarlo come punto all’ordine del giorno in un incontro con gli amministratori comunali. I gestori delle concessioni demaniali si sarebbero detti pronti ad andare incontro all’amministrazione mettendo a disposizione delle risorse economiche, anche ingenti, per poter procedere, intanto, con il ripascimento degli arenili. Tutto grazie alla realizzazione, come già fatto a Fiumicino, di un sabbiodotto in grado di accumulare e "sparare" sabbia all'occorrenza per allargare le spiagge anche di 20 metri. Ovviamente, da solo, il progetto non basterà ad arrestare l'avanzata del mare. «Non sappiamo ovviamente in quanto tempo la sabbia aggiunta resterà sugli arenili», aveva ammesso Boratto. Ma almeno si potrebbe andare avanti fino al completamento del progetto più importante che dovrebbe essere licenziato dalla Regione tra non molto tempo.
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