CERVETERI – Un appello chiaro e determinato arriva dal gruppo “Amici del Bosco di Valcanneto”, che nei giorni scorsi si è riunito per discutere dello stato del bosco e delle prospettive di gestione e valorizzazione. Al centro dell’incontro, la proposta di istituire un tavolo di confronto permanente tra il Comune e la cittadinanza attiva locale, per garantire una partecipazione reale alle decisioni che riguardano il futuro di uno dei polmoni verdi più preziosi del territorio. Gran parte del bosco risulta ancora interdetta al pubblico a causa delle misure di sicurezza adottate dopo la caduta di diversi alberi e i danni subiti in seguito agli eventi atmosferici degli ultimi anni. La zona, molto amata dai residenti e frequentata da famiglie, sportivi e scolaresche, versa in una condizione di semi-abbandono che preoccupa. «A nostro avviso - si legge nella nota del gruppo - ci sono molti aspetti critici nell’attuale gestione da parte del Comune, e non possiamo essere solo semplici spettatori. Dobbiamo pretendere che la cittadinanza attiva sia coinvolta, non solo informata periodicamente su ciò che accade nel nostro polmone verde». L’obiettivo è chiaro: creare un tavolo di confronto permanente che consenta ai cittadini di contribuire in modo costruttivo alla gestione e alla valorizzazione dell’area. «Vogliamo dare il nostro contributo - spiegano -, capire bene le scelte che si vogliono fare, offrire riflessioni e pareri per il bene collettivo. Il bosco è di tutti, a partire dagli abitanti di Valcanneto».

Per questo, il gruppo sta predisponendo una lettera aperta alla sindaca di Cerveteri, Elena Gubetti, con l’intento di sollecitare un dialogo costante e trasparente. «Ci auguriamo che si crei un clima realmente collaborativo, senza più omissioni e silenzi da parte dell’Amministrazione», affermano gli ecologisti. La macchia rappresenta uno dei polmoni verdi più importanti del comprensorio cerite, un ecosistema di grande valore naturalistico e paesaggistico. Qui convivono querce secolari, olmi, frassini e una ricca fauna locale che include istrici, ricci, volpi e numerose specie di uccelli. «Il bosco è di tutti – conclude l’associazione - e custodirlo insieme è il modo migliore per proteggerlo, amarlo e consegnarlo intatto alle generazioni future». Nel tempo è diventato anche un punto di riferimento per le attività educative e di socialità del quartiere, ospitando passeggiate ecologiche, giornate di pulizia, attività scout e iniziative scolastiche dedicate alla conoscenza della natura.

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