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LADISPOLI – I due platani abbattuti la scorsa settimana, il tracciato rosso smantellato ancora in queste ore dagli operai. Le discussioni sulla pista ciclabile di via Venezia non finiscono e ai residenti del quartiere non è affatto sfuggito l’ultimo intervento, ossia la cancellazione della pista che era stata disegnata all’incrocio con via Napoli. Inevitabili le riflessioni di chi vive nella zona. «È la seconda se non terza volta che eliminano ciò che hanno realizzato prima. È tutto normale? Chi controlla?», sono le riflessioni di Massimo. In questi giorni gli abitanti avevano puntato l’indice contro gli alberi abbattuti proprio nel tratto della ciclopedonale. Per Palazzo Falcone un taglio necessario per via di una malattia che non ha risparmiato le piante. Mentre regna scetticismo per un progetto complicato con il cantiere fermo per parecchi mesi, il sindaco fornisce tutte le risposte del caso. «Per quanto riguarda i lavori un po' a rilento – sostiene Alessandro Grando – abbiamo dovuto chiedere una variazione perché il piano originario della ciclopedonale, approvata dalla Regione, era quello di farla transitare per il corso principale. In base ad una nostra successiva valutazione sarebbe stato complicato non solo per la rimozione di tanti parcheggi ma anche per altri aspetti a tutela i commercianti. Perciò si è optato per via Venezia. Quando si realizza una ciclabile ci sono dei cambiamenti da porre e qualche sacrificio viene chiesto anche ai residenti. Gli aggiustamenti nuovi saranno a carico della ditta». Il primo cittadino rassicura anche sugli altri alberi di via Venezia sostenendo che non verranno abbattuti perché sani. E in più alcuni parcheggi dovrebbero essere recuperati una volta che sarà pronta la ciclabile che unirà il centro alla stazione ferroviaria.
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