CERVETERI – A distanza di mesi è stato notificato il dissequestro del depurato di Campo di Mare, sul lungomare cerveterano. Era la stata la Capitaneria di porto di Ladispoli-San Nicola, agli ordini del comandante Cristian Vitale, a porre i sigilli all’impianto la scorsa estate dopo aver riscontrato alcune anomalie che avrebbero potuto compromettere lo stato di salute del mare e dell’ambiente circostante. Su richiesta del pm civitavecchiese che ha disposto le indagini, la guardia costiera ha notificato il dissequestro al comune etrusco per aver ripristinato in qualche modo la regolarità della struttura e rimosso i rifiuti abbandonati. Un problema evidentemente che si era protratto a lungo e che dopo varie segnalazioni e denunce ha visto le autorità marittime finalmente scendere in campo per risolvere le criticità di un depuratore evidentemente obsoleto. La sindaca di Cerveteri, nominata custode giudiziario, subito dopo il blitz della Capitaneria aveva annunciato l’avvio del cantiere per la realizzazione di un by-pass, nello specifico la costruzione di un sistema di sollevamento per trasferire tutti i reflui della frazione di Campo di Mare direttamente al depuratore di Cerenova. Parallelamente erano stati attivati vari autospurghi di una ditta privata per bonificare le vasche al cui interno si erano accumulati dei fanghi che sarebbero dovuti essere smaltiti già da tempo secondo il quadro accusatorio della Procura. Da quanto emerge il comune cerveterano, o meglio la giunta comunale, avrebbe potuto già a maggio ovviare al problema con una spesa non superiore ai 40mila euro per mettere in sicurezza l’impianto. Invece ha atteso più del dovuto ed è scattato il sequestro che ha comportato un costa maggiore addirittura tre volte di più fino a 150mila euro per il ripristino della struttura. Di pari passo poi c’è da considerare il processo penale in corso che ha comportato una denuncia per il reato di inquinamento ad un funzionario del Granarone. Una storia insomma che fa emergere ancora una volta la lentezza e l’approssimazione con cui a volte vengono gestiti settori delicati come quelli dell’ambiente e della balneazione in una località costiera.

©RIPRODUZIONE RISERVATA