LADISPOLI – Il procedimento di verifica è ufficialmente partito per la decadenza o meno della carica di consigliere comunale di Alessio Pascucci. L’ex sindaco cerveterano avrà 10 giorni di tempo per motivare le sue tante assenze durante i consigli comunali e le commissioni. Dovrà in sostanza fornire una giustificazione valida dopo di che, in caso negativo, il punto verrebbe messo subito ai voti della massima assise cittadina, già il prossimo 26 luglio. Tiene banco la vicenda di quello che è stato battezzato “assenteismo” di Pascucci, o comunque la sua poca partecipazione nella vita politica ladispolana. Un tema spinoso nella stessa opposizione perché è stato sollevato dal “collega” Eugenio Trani che lo aveva sorretto nelle amministrative del 2022 nella coalizione “Un nuovo inizio”. «Nell’ultima seduta – era la presa di posizione di Trani – ho deciso di chiedere di verificare i motivi e le cause di assenza del consigliere Pascucci e se ci fossero i motivi per attuare la procedura di decadenza dal ruolo di consigliere comunale. Tra l’altro è risultato assente anche per temi importanti, come l’intera sessione ordinaria ma anche per l’approvazione del rendiconto e del bilancio di previsione». Alessio Pascucci finora non ha risposto al fuoco e serpeggia delusione anche nella stessa minoranza che si aspettava, evidentemente, una attivazione diversa dell’ex primo cittadino di Cerveteri nel contrastare le forze di maggioranza. Qualora dovesse decadere dalla carica, perderebbe di conseguenza pure il posto in Consiglio metropolitano.

Una vicenda tutto da seguire in piena estate. Dopo la sfuriata di Trani, il presidente del Consiglio comunale, Carmelo Augello, ha avviato il procedimento di verifica. Intanto il 20 luglio ci sarà un altro consiglio comunale ma riservato a mozioni e interrogazioni. Poi si discuterà il caso di Pascucci.

©RIPRODUZIONE RISERVATA