FIUMICINO – «E’ una giornata storica per tutti noi che abbiamo sempre creduto nel decentramento amministrativo». A parlare è la consigliera comunale Francesca De Pascali, della lista civica Crescere Insieme, celebrando il risultato raggiunto dall’Amministrazione guidata dal sindaco Mario Baccini. Con l’apertura della nuova sede distaccata ad Aranova, i cittadini della parte nord del Comune potranno finalmente usufruire di servizi essenziali come la polizia locale, l’anagrafe e i tributi, tutti concentrati in un unico edificio.

Secondo De Pascali, questo traguardo segna una svolta significativa per la comunità locale: «Non sarà più necessario percorrere 50 chilometri per una semplice pratica burocratica.

Garantiremo maggiore sicurezza sulle strade e un’amministrazione più efficiente, vicina alle esigenze dei cittadini», ha sottolineato la consigliera, rivendicando il merito dell’Amministrazione nel portare a termine uno dei punti principali del programma di Crescere Insieme, reso possibile grazie all’impegno del sindaco Baccini e del presidente del Consiglio comunale, Roberto Severini.

La consigliera ha inoltre difeso la scelta dell’immobile che ospiterà la sede distaccata, chiarendo che «l’acquisizione è avvenuta nel pieno rispetto della legge, con tutti i pareri positivi richiesti e un prezzo di acquisto in linea con i valori di mercato della zona. Ogni passaggio è stato trasparente».

Non sono mancate le critiche dell’opposizione: «La maggioranza ha approvato la delibera per il decentramento amministrativo ad Aranova, ma è una decisione che abbiamo cercato di fermare già nelle scorse settimane, convinti che porterà alla chiusura degli uffici comunali di Palidoro, come già accaduto a Fregene.

Di conseguenza, i residenti di Passoscuro, Tragliatella e delle altre località a nord del territorio comunale saranno costretti a recarsi ad Aranova per servizi essenziali, come quelli demografici e di stato civile, affrontando disagi evidenti. Un cambiamento che non solo complica l'accesso ai servizi, ma riduce anche l'efficienza garantita fino ad oggi dagli uffici di Palidoro, che servivano un'area più vasta in modo più funzionale. Contrariamente a quanto dichiarato, questa scelta penalizzerà pesantemente una parte significativa della nostra comunità. In più ci chiediamo dove finiranno i lavoratori di Palidoro.

E sarà inoltre curioso chiedere ai consiglieri delle località a nord del Comune un'opinione, ad eccezione, ovviamente, di quelli di Aranova, che hanno tutto l’interesse a vedere aperti gli uffici nella loro località.

Si poteva optare per una soluzione più equilibrata e funzionale per tutto il territorio, visto che c’era un immobile già programmato, ma si è preferito creare una sorta di “palazzo reale” per qualcuno».

Controreplica della Pascale, che accusa la minoranza di voler sminuire l’importanza di questo risultato: «Dispiace che in un giorno così importante per il nostro Comune, l’opposizione provi a screditare un traguardo che in passato non è mai riuscita a raggiungere. Parlare ancora della sede di Palidoro, priva di una sala d’attesa interna e con spazi limitati, dimostra quanto poco abbiano a cuore le reali esigenze dei cittadini», ha aggiunto De Pascali, sottolineando come Aranova, dopo Isola Sacra e Fiumicino, sia la terza località più popolosa del Comune, meritevole di un punto di riferimento amministrativo adeguato. «A loro del decentramento amministrativo non è mai interessato nulla. Della parte più a nord del Comune non è mai interessato nulla. E continuare a parlare di Palidoro, una sede che non ha una sala d’attesa interna, in cui si deve attendere il proprio turno all’esterno, senza spazi, alle intemperie lo dimostra. Ma dove avremmo messo la polizia locale? Dove gli uffici della Tributi se non ci sono stanze? Perché avremmo dovuto frammentare i servizi quando possiamo facilitare i cittadini e aprire una sede comunale distaccata ad Aranova che lo ricordo dopo Isola Sacra e Fiumicino è la terza località del Comune? Se credono davvero in quello che dicono vengano ad Aranova, vengano a spiegarlo a tutti noi residenti del nord. Li aspettiamo. Non vediamo proprio l’ora».