LADISPOLI – L’annuncio tanto attesa è arrivato: l’ex istituto dell’alberghiero di via Ancona verrà riqualificato e trasformato in alloggi popolari. È stato il primo cittadino a ufficializzare la lieta notizia che era trapelata ad inizio settimana. «La giunta regionale – spiega Alessandro Grando - ha finalmente dato una svolta alla vicenda dello stabile sede dell’ex alberghiero di Ladispoli. Con la delibera n.118, l’amministrazione guidata dal presidente Rocca, ha infatti stanziato 163mila euro a favore dell’Ater Provincia di Roma, per la progettazione della ristrutturazione dell’immobile di via Ancona 122».

Il sindaco aveva inoltrato la richiesta a pochi giorni dall’insediamento di Rocca, che a quanto pare è stato di parola. «A nome dell’amministrazione comunale – aggiunge Grando - ringrazio la giunta regionale per aver, in così poco tempo dal suo insediamento, preso in considerazione le nostre richieste. L’ex scuola, di proprietà della Città Metropolitana, verrà messa a disposizione dell’Ater per realizzare appartamenti a prezzi calmierati, dando una risposta concreta all’emergenza abitativa della nostra città».

il degrado

La struttura, attualmente abbandonata, si trova di fronte al mercato ortofrutticolo e Palazzo Falcone ha lavorato proprio per questo progetto innovativo. Un piano dove nelle previsioni si stima di poter inserire almeno una ventina delle famiglie più bisognose che di fatto potrebbero insediarsi nelle ex classi a prezzi agevolati. In tanti sono in lista di attesa a Ladispoli per ottenere l’inserimento in case a canone ridotto, soprattutto dopo questi anni difficili contraddistinti dalla pandemia, dai rincari energetici e dalla guerra. Nel frattempo che l’iter decolli definitivamente, i residenti e i commercianti che lavorano della zona chiedono nuovamente la bonifica del cortile di questa struttura fatiscente che versa in gravi condizioni dal punto di vista igienico-sanitario. Le erbacce hanno avvolto il cortile dove gli studenti facevano ricreazione con il loro professori e all’ingresso, area che nel corso del tempo si è trasformata in un ricettacolo di rifiuti di ogni tipo complice l’inciviltà di molte persone che se ne approfittano gettando cartacce e bottiglie di plastica dietro alla recinzione di ferro.

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