La Croce Rossa celebra oggi il 160esimo anniversario della fondazione. Una ricorrenza che per la sezione di Viterbo è coincisa con l’ennesimo banco di prova: l’impegno nell’emergenza bomba che ieri ha vissuto la sua giornata più intensa.

L’impiego dei mezzi e personale per il disinnesco dell’ordigno bellico che ha interessato la Città di Viterbo, è stato di proporzioni imponenti: evacuazione socio-sanitaria con circa 25 ambulanze; creazione di una struttura campale per l’accoglienza massima di 90 persone vulnerabili che, realmente, ne ha accolte 75 tra ospiti ed accompagnatori; evacuazione per la popolazione senza mezzi di trasporto con due pullman e 10 mezzi per trasporto persone con disabilità motoria. Per un totale di 184 volontari impiegati.

Più in generale nell’ultimo anno la sede di Viterbo con le sue delegazioni – Blera, Capodimonte, Tuscania, Valentano e Vetralla - ha risposto a 3.800 chiamate da parte degli utenti, i chilometri percorsi per i servizi sociali e sanitari sono stati circa 140.000, le ore messe a disposizione dai volontari oltre 60.000, 100 le tonnellate di viveri distribuiti alla popolazione vulnerabile.

In occasione della giornata mondiale della Croce Rossa, come ogni anno, da ormai oltre un quinquennio, vedrà la bandiera della Cri sventolare sulla facciata del palazzo del Comune e della Prefettura, ciò a rassicurare la popolazione che l’azione umanitaria dell’associazione racconta la sua storia con un impegno quotidiano senza tempo e con un sempre crescente entusiasmo.

“Questo è il valore dell’umanità, questo è il valore della Croce Rossa di Viterbo che dal lontano 1892 presta la sua opera al servizio della comunità viterbese - si legge in una nota - Una storia lunga più di 130 anni e che, al passo con i tempi e i cambiamenti della società, ha sempre saputo adattarsi, prestare la propria opera di soccorso a Viterbo come in varie parti d’Italia e del Mondo, restando saldamente fedele ai suoi Principi Fondamentali che sono guida del suo operato. Un Comitato presente sul territorio, credibile e spesso punto di riferimento nei contesti più disparati, sia per i cittadini che per le Istituzioni che oggi dimostrano la loro riconoscenza esponendo la bandiera della Cri sulle loro sedi”.

Con questi sentimenti il presidente del comitato di Viterbo, Marco Sbocchia, ha inteso ringraziare le donne e gli uomini della Cri di Viterbo per la disponibilità, la volontà, l’abnegazione e l’umanità impiegata in ogni azione ed attività associativa. «La Giornata di festa e il contesto in cui viviamo - ha detto Sbocchia - sia da sprone per fare di più e fare meglio, sia d’esempio per le nuove generazioni di Volontari e orgoglio per chi negli anni ci ha preceduto in questo cammino di solidarietà. Evviva la Croce Rossa».