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CERVETERI - «Ci controllano con i droni: non ne possiamo più». Diverse le segnalazioni dalla periferia etrusca. I ladri ormai si sarebbero ingegnati al pari con la tecnologia spedendo droni sopra le case per spiare se dentro i rispettivi proprietari ci siano oppure no. In fermento in particolare gli abitanti della frazione Sasso. «In alcuni giorni non ne sbuca dal nulla uno soltanto ma di più – racconta Giuseppe, cerveterano – non riusciamo a capire come possano agire così indisturbati». Ne sa qualcosa anche la signora Marisa che vive in periferia e che alcune settimane fa è stata messa in ginocchio dopo l’irruzione dei balordi nell’officina di Cerenova che gestisce insieme al marito. Danni per circa 80mila euro. «Ci ha destabilizzato molto questo furto, dico la verità – ammette la donna – per quanto riguarda i due furgoni rubati sono stati ritrovati: uno dietro la caserma dei carabinieri di Torrimpietra e l’altro a Sezze, in provincia di Latina. Il resto della refurtiva ovviamente no, tra cui un carico di pneumatici. Non riusciamo più a dormire di notte. Spesso mi alzo e vado alla finestra perché ho paura e noto questi droni che vengono e vanno via. Possibile non si riesca a fermarli?». Stesse avvisaglie nella frazione a Cerenova, dove giorni fa i topi di appartamento sono riusciti ad incunearsi mentre un’anziana dormiva nella sua camera da letto. Come ricorda il Controllo del vicinato, sarebbe vietato utilizzare i droni nel centro abitato per violazione della privacy specialmente se rivolti con la telecamere verso le abitazioni. ©RIPRODUZIONE RISERVATA