LADISPOLI – «Non riesco a crederci: la bolletta dell’acqua mi è stata maggiorata di 70 euro». Non è l’unica segnalazione in città. I conguagli dopo le lettere dei dipendenti di Acea sono stati indigesti per parecchi cittadini che si sono attaccati al telefono al centralino della società idrica per chiedere lumi. E, fortunatamente come il signor Massimo, la stessa Acea ha riformulato la bolletta togliendo la cifra errata. È accaduto ad altri condomini di una palazzina di via Napoli, in pieno centro urbano. «Con una pec ho risolto – segnala un altro residente – ma ho dovuto mandare una fotografia ad Acea del mio contatore dell’acqua che indicava un importato totalmente diverso. Ma come possono sbagliare i dipendenti di Acea nella lettura? E poi guarda caso non sbagliano mai al ribasso». Tanti ignari ladispolani, magari i pensionati o coloro i quali non hanno molta dimestichezza con la pec o le applicazioni, fanno fatica ad accorgersene e pagano, subendo, di fatto, una specie di “raggiro” seppur involontario. Da quando Acea ha preso possesso del servizio idrico la situazione è notevolmente peggiorata per la popolazione che si ritrova con bollette altissime da pagare e con le perdite idriche che continuano a formarsi ad ogni angolo della città e con gli interventi degli operai dopo settimane intere con la beffa dello spreco d’acqua. In molti sapevano già di rimpiangere la municipalizzata Flavia Servizi ma non di certo potevano immaginare i continui disservizi.

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