CERVETERI – Tanti, troppi pericoli sulla via Aurelia. L’incidente mortale di giovedì pomeriggio, in cui ha perso la vita il cerveterano 23enne Andrea Ferlini, al di là delle responsabilità è l’ultimo di una lunga serie. Schianti violenti e tamponamenti si ripetono con una certa frequenza in questo tratto della via Aurelia alle prese con una serie di rischi per via dei tanti incroci di campagna e per le manovre azzardate dei conducenti che oltrepassano la doppia striscia continua per accorciare i tempi. Se in diverse occasioni la colpa è individuale e ricade sui conducenti, è anche vero che gli altri automobilisti non dovrebbero correre pericoli eccessivi. Da qui la richiesta in tutti questi anni da parte di associazioni e comitati di zona, di mettere in sicurezza la statale dal chilometro 38 al 31, quest’ultimo il luogo della tragedia di dell’altro ieri. Spesso però le richieste presentate ad Anas non sono state mai prese in considerazione, come quelle di realizzare corsie di decelerazione, new jersey o rotonda nei tratti più ampi. «È arrivato il momento – si espone Biagio Camicia, presidente dell’associazione Consumatori Italiani Più Forti - di effettuare le dovute correzioni ad un’Aurelia sempre più trafficata ma anche pericolosa. Occorre un nuovo piano relativo alla sicurezza. Chi di competenza organizzi un tavolo di lavoro al più presto». Da capire anche la situazione dei pini nel tratto di Palo che dovrebbero essere abbattuti a breve e dell’illuminazione senza dubbio da potenziare.

I RILIEVI Intanto i carabinieri continuano a lavorare sul dramma di Palidoro. Secondo una prima ricostruzione, Andrea Ferlini in sella alla sua moto stava viaggiando verso Civitavecchia per tornare a casa a Valcanneto, località di Cerveteri. L’autista del furgone, un 65enne, probabilmente stava uscendo dal distributore di benzina svoltando nella stessa direzione tagliando la doppia striscia continua ma solo gli accertamenti degli investigatori chiariranno tutto. Così come l’autopsia disposta sulla salma. La prognosi del 65enne ricoverato all’Aurelia Hospital non è stata ancora sciolta.

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