LADISPOLI – «A breve ci sarà un incontro tra le parti, probabilmente entro questa settimana». Prova a velocizzare l’iter sul cineteatro Marco Porro, assessore a Turismo e Spettacolo di Palazzo Falcone. L’argomento è spinoso. L’inaugurazione dell’auditorium Freccia sarebbe dovuta avvenire già da anni ma per un motivo o per l’altro l’iter si è inceppato. I cittadini attendono con ansia l’ultimazione di una delle opere pubbliche più attese ma anche visivamente non ci sono stati sviluppi nel 2024. Il tetto è sempre senza tegole e di operai nemmeno l’ombra. L’amministrazione comunale starebbe attuando un forcing con i privati che avevano vinto il bando per la realizzazione e gestione dell’edificio coinvolgendo naturalmente tutte le associazioni del territorio. Per essere ultimato, all’appello mancava il controsoffitto, l’impianto di proiezione e di aerazione. I ritardi erano stati addebitati all’aumento dei prezzi e del costo dei materiali. Dunque nessuna novità sotto l’albero di Natale e con probabilità, salvo clamorosi sviluppi, nessun regalo nemmeno nell’uovo di Pasqua. L’ultima tappa di una storia infinita è l’esposto che a fine anno avevano presentato le forze di opposizione alla Procura della Corte dei Conti. A muoversi in blocco erano stati praticamente tutti i consiglieri comunali dei vari schieramenti e liste civiche Gianfranco Marcucci, Fabio Paparella, Amelia Mollica Graziano, Alessio Pascucci, Crescenzo Paliotta, Silvia Marongiu, Daniela Ciarlantini e Roberto Garau pronti a chiedere ai pm di verificare se sia stato creato «un danno al pubblico erario». Non si è saputo nulla di questa azione energica della minoranza ma è chiaro che, carte bollate a parte, aumenta il malumore dei ladispolani costretti a recarsi in altre città per gli spettacoli teatrali e per andare al cinema. Il Freccia, secondo il progetto, potrà contare su due sale contenenti almeno 500 posti, almeno 350 nella principale con dedica speciale a Gigi Proietti e sarà anche quella degli spettacoli teatrali. La seconda invece, in omaggio a Laura Antonelli, che ha vissuto proprio qui in città, potrà contenere un centinaio di spettatori. Finora però solo virtualmente.

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