CIVITAVECCHIA – Nuove grane per i residenti del palazzo Ater di viale Guido Baccelli 79, ancora in attesa di essere trasferiti. Sono passate due settimane dall’incontro tra i residenti del palazzo e il commissario dell’Ater di Civitavecchia Massimiliano Fasoli che li aveva rassicurati su tempistiche e modalità di trasloco ma i giorni sono passati rapidamente e la situazione è rimasta invariata con i residenti, tra cui diversi anziani e bambini piccoli, che sostanzialmente convivono con i cantieri avviati praticamente tutti attorno a loro e la situazione sta diventando particolarmente difficile.

«Gli operai vivono qui - spiegano - e la convivenza non è delle migliori. Tutto il giorno rumori di lavori e urla, la sera altri. Nei giorni scorsi c’è stata anche una lite. Inoltre abbiamo fatto bagagli e scatoloni in pochi giorni visto che ci era stato detto che saremmo stati trasferiti entro pochi giorni e invece ancora nulla».

Nella riunione del 31 maggio Fasoli aveva parlato di una decina di giorni prima dei primi spostamenti ma le tempistiche si sono allungate, probabilmente a causa del mancato arrivo di quel tanto atteso atto dalla Regione che sbloccherebbe la situazione sul Pz4 liberando ben 40 alloggi che servirebbero come oro visti i vari lavori e la graduatoria per le assegnazioni delle case in edilizia popolare che scorre con una lentezza disarmante. Il commissario Fasoli, comunque, si sta dando parecchio da fare e rassicura gli abitanti dello stabile 79.

«Sono già stati mostrati gli appartamenti a due famiglie - spiega -, stiamo procedendo chiamando le famiglie con gli uffici che le stanno contattando proprio in questi giorni. Si stanno ultimando alcune cose negli appartamenti e nei prossimi dieci giorni contiamo di iniziare i traslochi». Insomma dal numero uno dell’ente di via Don Milani arriva una rassicurazione importante anche se gli abitanti si dicono stanchi di aspettare parlando di una situazione non più tollerabile.

Come spiegato da Fasoli, però, l’accelerazione sui lavori è legata alla necessità di procedere rapidamente per rispettare tutte le tempistiche dettate dal Pnrr che impone una tabella di marcia piuttosto serrata, pena la restituzione dei fondi ricevuti.

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