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«Veni, vidi, venti!»: ecco il motto per i vent’anni di Archeoares.
«Stiamo rivoluzionando il nostro modo di comunicare, per portarvi nel cuore della nostra missione: far vivere e nobilitare il patrimonio minimo e non minore, le identità di prossimità di quel territorio, di quelle strade e piazze, di quei monumenti che tu stesso vivi ogni giorno, che crescono con noi sullo sfondo della nostra vita, evocando l’infanzia, i ricordi, l’esistere di ogni momento». Così, in una nota, fanno sapere da Archeoares.
«Gestire la cultura, produrre cultura in una dimensione vicina, territoriale, che vuole elevare il patrimonio locale fino alla notorietà di quello nazionale, tramite servizi innovativi e completi da dedicare alla singole strutture poste sotto la nostra curatela tecnica, una comunicazione professionale – che ci ha permesso, più volte, di essere presenti sulla stampa nazionale, da Ansa, a Libero, fino ai canali Rai, Mediaset ed esteri – e attraverso progetti di qualità intrapresi, negli anni, con importanti enti istituzionali, dai comuni, all’università degli studi della Tuscia, all’università La Sapienza di Roma, fino alla regione Lazio e all’Esrarc (European symposium on religious art restoration & conservation) solo per citarne alcuni», aggiungono.
Ecco il nuovo logo aziendale, dunque, che richiama all’intreccio di presente e passato, di epoche e culture che si fondono generando una traduzione, di modi di intendere il nostro lavoro, che intercorre tra la parte monumentale e museale, più classica, ad attività più contemporanee, come le mostre, l’editoria e la didattica. Una rinnovata veste comunicativa, grafica, narrativa e social, con Archeocult, su Facebook e Instagram, in cui troverete racconti, curiosità, fenomeni legati alla storia, all’arte, alla cultura, agli uomini di altre epoche che hanno reso grande l’Italia nei secoli e che, troppo spesso, sono passati inosservati.
Un percorso complessivo che accompagna una consistente riorganizzazione interna. Una strategia chirurgica e ancor più diretta a costruire un rapporto con i nostri clienti che non sia freddamente commerciale, ma capace di cogliere una traduzione culturale del nostro impegno per il patrimonio, che è storia comune, e che preesiste e accompagna ognuno di noi, raccontandone la sua storia ben oltre la dimensione privata e passeggera. ««Vi aspettiamo su Archeocult per seguire i nostri nuovi contenuti. Le novità non finiscono qui e anzi si amplificano in vista dei nostri vent’anni a novembre, da festeggiare tutti insieme. Veni, vidi, venti! Il passato è sempre presente», concludono.
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