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LADISPOLI - "Cerco in affitto bicamere alto centrali Ladispoli o Cerenova. Ho reddito, no animali...". E ancora: "Cerco affitto lungo periodo con contratto d'affitto. Siamo due persone. Referenziato con busta paga". Le richieste ci sono e sono tante. Interi nuclei familiari o singole persone che per motivi di lavoro o di studio sono costretti a spostarsi in altre località. Ma le risposte sono poche, pochissime. Quasi inesistenti. Trovare un appartamento in affitto con contratto a lungo termine, a Ladispoli, sembra una chimera. «Un problema di tutta Italia e non solo del litorale nord», spiega Emanuele di un'agenzia di affitti. Di contro, gli annunci per i periodi estivi ci sono e pure tanti. Con i prezzi che possono oscillare dai mille ai duemila euro per un mese di vacanza al mare. L'offerta, così, per i 365 giorni dell'anno, è inferiore rispetto alla domanda. E così c'è chi si accontenta anche di soluzioni non propriamente confortevoli, pur di risolvere il problema. Chi invece è costretto a cambiare location, sperando di essere più fortunato. «I proprietari non si fidano più delle persone - prosegue ancora Emanuele -, accendono la tv e sentono di case occupate con gli sfratti che possono avvenire anche mesi e mesi dopo. Le persone - aggiunge - hanno paura e anche se noi come agenzia facciamo una cernita ben accurata (referenze, busta paga, ...) non cambia nulla». A quanto pare la situazione si è maggiormente accentuata dagli ultimi anni: dall'emergenza sanitaria. «I proprietari preferiscono affittare con contratti invernali così da riprendere possesso delle abitazioni durante il periodo estivo. Spesso preferiscono addirittura trasformare l'affitto in vendita». E sebbene Giuseppe responsabile di un'altra agenzia immobiliare del territorio tratti esclusivamente di vendite, conferma il dato del collega. «Spesso veniamo contattati anche per gli affitti ma a Ladispoli non ne esistono». Una situazione difficile per agenzie immobiliari da una parte, che durante il periodo invernale si ritrovano di zero soluzioni da poter offrire ai loro clienti, e per chi è alla disperata ricerca di una casa. A dare una svolta alla situazione potrebbero essere le nuove regole imposte dal governo Meloni.
IL PIANO B
Una delle novità più significative riguarda l'introduzione del Codice identificativo nazionale (Cin) che sarà usato per censire e monitorare gli appartamenti, le strutture e le stanze affittate per fini turistici. Obiettivo: contrastare le irregolarità nel settore degli affitti brevi (che spesso avvengono "in nero"). Dunque, quindi affitti una stanza o un immobile per periodi brevi (fino a 30 giorni) per fini turistici, dovrà esporre il Cin nell'edificio e indicarlo negli annunci pubblicati per promuovere la sua struttura. Chi deciderà di fare "il furbetto" potrà essere sanzionato con multe da 800 a 8mila euro. A controllare il rispetto della regola saranno l'Agenzia delle entrate e la Guardia di Finanza. La speranza, soprattutto per chi è alla ricerca (a lungo termine) è che con la regolamentazione di questa tipologia di affitti, l'offerta possa salire.
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