LADISPOLI - «Chiare fresche e dolci acque declamava il sommo Petrarca. Ma non a Ladispoli, dove l'acqua continua a mancare ogni fine settimana fino a lunedì». Rubinetti a secco, acqua marrone quando finalmente torna a sgorgare dai rubinetti. Questi gli ingredienti che hanno caratterizzato l'inizio della settimana per i ladispolani. E dopo il lunedì nero, dove addirittura anche il sindaco Alessandro Grando ha preso la parola tornando a scrivere ad Acea Ato2 pretendendo l'erogazione del servizio, in maniera costante, per la città che amministra, i ladispolani hanno dovuto fare i conti anche con un martedì nero. Il copione è sempre lo stesso: niente acqua dai rubinetti dal tardo pomeriggio fino a sera inoltrata. Una situazione che ormai, come accade anche nella vicina Cerenova, si ripresenta ciclicamente. Non solo durante i week end, ma ogni sera. E soprattutto d'estate, quando il caldo torrido spinge la gente a volersi concedere una doccia rinfrescante.

Cronaca

Acqua, disservizi senza fine

Acqua, disservizi senza fine
Acqua, disservizi senza fine

«Ormai è un coro misto di rabbia e disperazione che si leva dai cittadini di Ladispoli penalizzati dal protrarsi dei problemi idrici», tuona il Partito democratico locale. «Basta scorrere i social per rendersi conto dei disagi che le persone sono costrette ad affrontare nel pieno dell'estate quando l'acqua diventa l'elemento ancor più essenziale per vincere il caldo, rispetto agli mesi dell'anno. È un problema a macchia di leopardo: alcune zone sono servite, altre invece da una certa ora in poi (generalmente nel pomeriggio) si ritrovano con i rubinetti a secco. Per loro scatta, parafrasando, il "copriacqua" con tutte le criticità di ordine igienico sanitario che ne conseguono. Il problema della mancanza d’acqua - proseguono i dem - è certamente una sciagura per una cittadina turistico-balneare come la nostra, ed è un grande problema che si aggiunge ad altri, non meno importanti: erba sui marciapiedi, manutenzione urbana insufficiente, carenza di posteggi, inquinamento acustico. Tutto ciò a titolo esemplificativo ma la lista delle insufficiente di questa amministrazione è molto più lunga». Da qui l'appello al sindaco e all'amministrazione di continuare «a sollecitare, anche per le vie legali, Acea Ato2 per risolvere la situazione in via definitiva e in tempi brevi e dare informazioni corrette alla cittadinanza per dar modo di organizzarsi. Non basta animare le notti ladispolane con gli spettacoli (pagati dai cittadini) ma occorre mettere impegno sulle reali problematiche della città, in primis la grande siccità».

E se dai rubinetti non esce un filo d'acqua, lo stesso non si può dire per le copiose perdite che "attraversano" la città. Ultima in ordine di tempo quella sul lungomare Regina Elena, tanto che per motivi di sicurezza la polizia locale ha interdetto il transito ai veicoli, intimando alla Spa di intervenire in tempi rapidi per la risoluzione del problema, nella speranza che magari in questo caso, la richiesta trovi una risposta positiva.

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