Nessun aumento della tassa rifiuti per questo 2023.

In realtà, rispetto allo scorso anno, il costo dello smaltimento ha subito un incremento di 159mila euro che avrebbe dovuto essere spalmato sui bollettini in arrivo nelle case dei cittadini.

Aumento che però è stato neutralizzato con l'avanzo libero.

«Per non gravare sul budget delle famiglie in un anno in cui si sono registrati vari aumenti, l’amministrazione ha compiuto una precisa scelta politica. Con l’avanzo libero copriremo l’incremento, mantenendo inalterata la tariffa dello scorso anno» ha annunciato in seconda commissione dall’assessore al Bilancio Elena Angiani.

E’ di 12,7 milioni di euro il costo dello smaltimento dei rifiuti, da coprire interamente con gli introiti della Tari.

Dal totale vanno detratti 65mila euro del contributo Miur per gli edifici scolastici e 300mila euro provenienti dal recupero evasione.

Per chi abita in zone non servite dalla raccolta porta a porta e smaltisce nelle isole di prossimità continuerà a pagare il 30% della tariffa.

L’assessora ha poi ribadito l'idea dell'amministrazione di andare verso la tariffazione puntuale «per far pagare meno chi produce meno rifiuti».

Niente aumenti dunque, almeno per quest’anno.

Una notizia che rassicura dopo le percentuali dei rincari resi noti dalla Uil, che ponevano Viterbo tra le città italiane con gli aumenti Tari più elevati.

Dal 2018 al 2022 l’incremento è stato del 56,1% e nel solo periodo tra il 2021 e 2022 la tariffa rifiuti viterbese era lievitata del +29 percento.

All’attenzione della seconda commissione anche il nuovo regolamento Tari, approvato.

Lo strumento, sviluppato in 41 articoli, sostanzia alcune novità interessanti in materia di agevolazioni.

Come quelle previste per invogliare le persone a trasferirsi dalla periferia in centro per cercare di invertire una tendenza, in atto da anni, che sta portando allo spopolamento dei quartieri dentro le mura.

“Premiate” anche le aziende e le attività commerciali che adotteranno una politica di recupero alimentare, destinando i prodotti inutilizzati alle associazioni o alle persone in difficoltà.

Usufruiranno di agevolazioni sulla tassa rifiuti, contribuendo contemporaneamente alla lotta contro lo spreco di cibo.

Sono inoltre previste agevolazioni del 10% per alcune categorie professionali.

Tariffe e regolamento hanno superato l’esame della seconda commissione. Ora si attende l’approvazione del consiglio comunale.