CIVITAVECCHIA – «Ora possiamo procedere spediti. La pratica è già alla stazione appaltante, si può quindi andare avanti con l’indizione della gara».

Il vicesindaco Manuel Magliani, sentenza del Consiglio di Stato alla mano, mira ad accelerare sull’iter di realizzazione dei 3500 loculi al cimitero nuovo di via Braccianese Claudia. I giudici amministrativi, infatti, hanno respinto il ricorso in merito alla questione legata alla delibera relativa al project financing: il 30 novembre scorso si è svolta l’udienza di merito a seguito dell’Appello presentato dall’Ati composta da ditte locali che si è vista dichiarare “improcedibile” la propria proposta, con un impegno di circa 10 milioni di euro, a favore invece di quella di una società di Chieti che sarebbe stata scelta poi dal Comune per portare avanti la procedura.

«L’operato degli uffici è stato giudicato imparziale e corretto, sotto il profilo della legittimità, e non avevamo dubbi su questo – ha spiegato il vicesindaco – il 30 marzo avevamo portato la delibera in Consiglio, convinti della sua importanza, perché questa città ha il diritto di uscire dall’emergenza loculi. E attraverso questa programmazione avrà l’opportunità di risolvere il problema per i prossimi 15-20 anni, perché la soluzione tampone di oggi, con la costruzione di altri loculi, pur nella sua importanza, non è comunque sufficiente».

Magliani si dice quindi soddisfatto della decisione da parte del Consiglio di Stato, che afferma come non ci sia stata «alcuna prevaricazione come qualcuno adombrava. La proposta giudicata improcedibile – ha quindi ricordato – non conteneva solo la realizzazione di nuovi loculi, ma anche la gestione dei servizi cimiteriali che invece questa amministrazione, con la delibera 78, ha deciso che debba essere in capo alla municipalizzata. Oggi possiamo quindi procedere con la realizzazione dei 3500 loculi attraverso una finanza di progetto senza gravare sulle casse dell’ente».

Insomma, secondo Magliani i ricorsi presentati «non hanno portato a nulla se non - ha aggiunto - ad allungare i tempi e privare la cittadinanza di un’opera necessaria, che serve con urgenza. Sono state avanzate contestazioni su problematiche che hanno coinvolto un dirigente e che sono invece state strumentalizzate, con i giudici che hanno giudicato gli atti corretti e legittimi. Giustizia è stata fatta: i cittadini hanno diritto di uscire dall’emergenza loculi senza dover ricorrere alle estumulazioni che - ha concluso il vicesindaco - fanno male al nostro cimitero monumentale».

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