LADISPOLI - Una nota lavori da consegnare ad Acea Ato2 per impegnarla alla realizzazione di interventi sulla rete idrica ladispolana che vadano a risolvere alcune delle criticità esistenti. Ad annunciare la preparazione del documento, durante il consiglio comunale, è stato il delegato al servizio idrico Filippo Moretti rispondendo a una mozione presentata dal consigliere Silvia Marongiu. Nel documento si punta in particolare a «interventi, anche importanti, sia sul sistema idropotabile che su quello di sollevamento e depurazione». In questo modo, in conferenza dei servizi, le richieste del Comune ladispolano potrebbero ottenere risposta anziché finire dentro un cassetto per dare priorità alle richieste "a spot" di altre amministrazioni comunali. E a proposito di interventi e problematiche da risolvere, il consigliere Paliotta ha puntato i fari sulla questione "acqua non potabile" che da anni affligge la frazione dei Monteroni. L'ex sindaco ladispolano ha chiesto di intervenire su Acea per far ottenere ai residenti della zona dei rimborsi in bolletta per la parte non potabile. Ipotesi questa che però non alletterebbe l'amministrazione: «Daremmo la possibilità ad Acea di allungare i tempi per la soluzione del problema a data da destinarsi», andando peraltro a far ottenere ai cittadini «dei rimborsi irrisori». Dal suo canto invece l'amministrazione comunale «ha proposto ad Acea, nell'immediato, di poter diramare una condotta che viene dalla loro principale, che passa dalla zona bassa di Valcanneto, così da andare a miscelare l'acqua ottenendo l'abbattimento dei cloruri». Proposta alla quale la Spa non avrebbe però ancora dato una risposta, rilanciando, anzi, con un intervento sul medio lungo periodo.

LE BOLLETTE

Intanto continua l'attesa in città per le prime bollette da parte del nuovo gestore ormai subentrato alla Flavia Servizi (dalla quale si attende l'ultima bollettazione di sua pertinenza) da ben quattro mesi. La preoccupazione di ritrovarsi davanti a dei veri e propri salassi cresce sempre di più tra i cittadini che, con le mani legate, non possono far altro che aspettare.

I CONDOMINI

Non sembrano inoltre esserci delle speranze per tutte quelle utenze condominiali che a valle possiedono un contatore generale munito di autoclave. Alcuni amministratori avrebbero provato a perorare la causa degli utenti con la stessa Acea chiedendo di continuare a inviare le bollette a ogni singolo condomino così da non gravare, peraltro, sul lavoro dell'amministratore; ma dalla Spa non avrebbero lasciato spazio ad alcuna speranza.


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