E’ stato il giorno di Viterbo, della Tuscia e della Macchina di Santa Rosa. La seconda giornata alla Bit, la Borsa internazionale del Turismo di Milano, della Regione Lazio ha parlato viterbese.

In mattinata, infatti, il deputato Mauro Rotelli presidente della commissione Ambiente della Camera e il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio e componente della Commissione speciale Giubileo 2025 Daniele Sabatini, insieme al presidente del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, Massimo Mecarini, all’architetto Raffaele Ascenzi e al consigliere di amministrazione di Enit Sandro Pappalardo hanno presentato il progetto della nuova Macchina di Santa Rosa, chiamata “Dies Natalis” realizzata dallo stesso Ascenzi, che debutterà a Viterbo il prossimo 3 settembre. «Il Trasporto della Macchina, riconosciuto dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità - ha detto Sabatini - è un evento che ha ormai da anni varcato i confini regionali, assumendo rilevanza nazionale ed internazionale e grande notorietà all’interno della rete delle macchine a spalla. Per questo la Regione Lazio ha voluto dedicare un panel speciale proprio alla presentazione della nuova macchina che sfilerà per i prossimi cinque anni e che si presenta molto innovativa sotto vari aspetti. Un grazie va senza dubbio rivolto ad Enit che in questi anni non ha mai fatto mancare il suo prezioso supporto nel promuovere la manifestazione, oltre che al Sodalizio dei Facchini rappresentato da Mecarini e naturalmente all’architetto Ascenzi».

Per il deputato Mauro Rotelli «si tratta di un riconoscimento significativo per le nostre tradizioni, in un territorio che vanta un patrimonio storico, culturale e artistico invidiabile. La Tuscia, già insignita di numerosi riconoscimenti, continua a contribuire in modo significativo alla promozione dell'attrattività del territorio. La presentazione della nuova macchina di Santa Rosa durante il panel organizzato dalla Regione Lazio presso la Bit rappresenta un ulteriore passo avanti nella valorizzazione di questa tradizione millenaria. La sinergia istituzionale, frutto di un efficace lavoro di squadra tra Regione Lazio, il territorio, il sodalizio dei facchini e l’Enit ha reso possibile la presentazione della Macchina di Santa Rosa in un contesto internazionale di grande prestigio. Questo riconoscimento consolida la Macchina come un autentico volano di promozione turistica non solo per Viterbo, ma per l'intera provincia. Occasioni come queste - ha concluso Rotelli - sono linfa vitale per la promozione territoriale e sono lieto che molti player istituzionali e commerciali della Tuscia siano qui presenti per cogliere al meglio le opportunità offerte da questa grande manifestazione internazionale».

La mattinata è stata anche l’occasione per approfondire la conoscenza di Giulia Farnese, in occasione dei cinquecento anni dalla morte avvenuta il 23 marzo del 1524, «altra figura strettamente legata alla Provincia di Viterbo - ha detto Sabatini - dove è a lungo vissuta e dove ha lasciato importanti testimonianze della sua presenza e dell'attività svolta. E con il Giubileo ormai alle porte si è parlato dei percorsi religiosi che interessano il Lazio e la Tuscia, con particolare riferimento agli itinerari francescani e benedettini, che come membro della Commissione speciale Giubileo della Regione Lazio mi sono attivato per far includere nel programma degli interventi di recupero e di valorizzazione legati proprio all’evento giubilare