SANTA MARINELLA – Dei 17 operatori coinvolti nella vicenda dei presunti maltrattamenti nella Rsa di Santa Marinella, 14 hanno ottenuto l’archiviazione del procedimento penale.

Il gip del Tribunale di Civitavecchia Francesco Filocamo, infatti, ha disposto l’archiviazione dei reati contestati a 14 operatori sanitari, mentre per altri tre c’era stato il rinvio a giudizio nell’udienza che si era tenuta il 17 novembre del 2022.

La vicenda risale a giugno del 2021 quando diverse persone, tutti infermieri e operatori socio sanitari presso la struttura, erano stati iscritti nel registro degli indagati, per presunti maltrattamenti nella residenza sanitaria assistenziale di Santa Marinella.

L’attività dei Carabinieri era scaturita dalla denuncia presentata presso la stazione dei Carabinieri di Santa Marinella da alcuni familiari di un degente della struttura. A seguito della denuncia, i militari, dopo aver attenzionato le attività all’interno della struttura, anche con intercettazioni ambientali, avevano sequestrato e analizzato le cartelle cliniche dei pazienti.

Con l’archiviazione del reato per 14 degli ex dipendenti della Rsa, si chiude almeno una parte della triste vicenda.

A marzo comunque, è prevista una nuova udienza degli altri tre rinviati a giudizio.

L’avvocato Lorenzo Mereu, che rappresenta una delle persone offese che si è costituita parte civile, ha chiesto che il gup autorizzi la citazione del responsabile civile. In pratica, è stato chiesto al Tribunale di includere nel giudizio, il datore di lavoro delle persone imputate, affinché risponda personalmente dei danni arrecati al proprio assistito. Dopo una breve camera di consiglio, la richiesta è stata accolta e anche la società che gestiva la struttura sarà chiamata a rispondere in solido in caso di condanna.

“In riferimento al procedimento penale avente ad oggetto i fatti della Rsa Santa Marinella – dice l’avvocato Giuseppe Maruccio - mi trovo in dovere di comunicare che il Gip del tribunale di Civitavecchia, dott. Filocamo, ha disposto l’archiviazione definitiva nei confronti della signora Arianna Arcangeli. La mia assistita, coinvolta nell’indagine perché all’epoca dei fatti era una operatrice socio-sanitaria dipendente della struttura, è stata dunque prosciolta da ogni accusa ancor prima che si pervenisse al dibattimento, a conclusione di un’azione penale che di fatto e nei fatti non ha trovato alcun motivo di essere e nell’ambito della quale abbiamo dimostrato l’estraneità completa da ogni eventuale ipotesi di responsabilità. È giusto dunque restituire alla signora Arcangeli, che ingiustamente in questo anno e mezzo ha patito una profonda sofferenza sia in ambito personale che professionale, la propria dignità di donna, operatrice e lavoratrice seria e qualificata”.

Sulla vicenda intervengono anche gli avvocati Andrea Miroli e Marco Paniccia, difensori di un’altra dipendente. “Esprimiamo grande soddisfazione per l’archiviazione della notizia di reato sui fatti dell’rsa Santa Marinella – dicono i due legali - sin dall’inizio abbiamo convintamente sostenuto l’estraneità della nostra assistita rispetto alle contestazioni mosse nei suoi confronti, per lo più basate su un quadro accusatorio estremamente fragile e contraddittorio, che di fatto è stato riconosciuto inconsistente sia dal pubblico ministero e sia dal Gip. Si chiude pertanto una spiacevole vicenda, che di fatto ha visto per anni la nostra assistita sottoposta ad un’inutile vessazione mediatica, ancora prima che si aprisse il dibattimento. Il provvedimento di archiviazione restituisce quindi alla stessa la meritata immagine di professionista seria e qualificata nel settore sanitario”.

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