«Il recente via libera della conferenza dei servizi per realizzare il penultimo tratto della trasversale Orte-Civitavecchia, l’istituzione del tavolo tecnico per il raddoppio della Cassia su iniziativa del presidente della Provincia Alessandro Romoli, l’avvicinarsi dell’anno giubilare e le imminenti elezioni per la Regione Lazio determinano la situazione ideale per imprimere una forte spinta a far uscire la Tuscia dal suo cronico isolamento»,.


Ne è convinto Fabio Belli, delegato alle infrastrutture di Ance Viterbo, che chiamata l’attenzione su alcuni importanti progetti della Tuscia


«Il nuovo tratto della trasversale - prosegue - permetterà di superare il centro abitato di Monte Romano. Questo risultato è frutto della scelta strategica di commissariare il procedimento, della spinta politica univoca compiuta dai rappresentanti del territorio e dell’instancabile e tenace lavoro dell'ingegner Ilaria Coppa. Il tavolo tecnico per il raddoppio della Cassia, invece, è il riconoscimento da parte dell'amministrazione provinciale dell'importanza di questa infrastruttura, che consentirebbe a Viterbo di sfruttare al meglio le opportunità di un rapido collegamento con la capitale e ai romani il vantaggio di avvicinarsi a un territorio ancora incontaminato e di grande interesse turistico. Va dato atto all’ente di Palazzo Gentili di aver nuovamente sollevato l’attenzione su questo tema».


A Fabio Belli non sfugge il fatto che all’orizzonte, c'è il Giubileo, occasione per cui Viterbo, città dei papi, può beneficiare di una serie di situazioni.


«Durante il 2025 è previsto l’arrivo di 40 milioni di pellegrini - dice il delegato Ance alle infrastrutture - In particolare, Viterbo può puntare ai finanziamenti gestiti dalla cabina di regia istituita a Palazzo Chigi per il coordinamento di questo evento, per il quale sono stati già stanziati 2,5 miliardi di euro. Viterbo non deve restare esclusa.


Per questi motivi sarebbe opportuno che il raddoppio della Cassia sia tra gli obiettivi della nuova giunta regionale - dice Fabio Belli - in modo tale che si adoperi per inserirlo nel piano delle opere giubilari, come strada di collegamento tra le due città papali. Tale inserimento - conclude Belli - permetterebbe di commissariare l’iter e facilitare il finanziamento dell'opera. Non dimentichiamo che il progetto definitivo è già stato approvato e l’opera è cantierabile».


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