CIVITAVECCHIA - "Durante la giornata di domenica si è levata, sopra la nostra città, un'immensa nuvola nera prodotta dalla centrale a carbone di Torrevaldaliga. Dopo 70 anni di disastro ambientale e sanitario l'incubo dell'inquinamento persiste e stritola un territorio che, a quanto sembra, dovrà continuare a pagare il pesante tributo a cui ormai siamo abituati".

Alza la voce il Polo progressista per Nicola Guzzone, ricordando che "la crisi ucraina che ancora oggi si sta consumando, non può consentire ad Enel di distribuire veleno in maniera indisturbata e senza alcun controllo da parte delle istituzioni. Chi deve proteggere la nostra comunità, se non coloro che sono stati votati per farlo?  - si chiedono - riteniamo che il Sindaco debba immediatamente attivarsi per capire se Enel stia operando nei limiti del consentito, allargando il controllo non solo a giornate come ieri, in cui era sufficiente alzare gli occhi al cielo per temere le conseguenze future di quanto sta accadendo, ma a partire dalla data in cui il decreto governativo ha permesso di massimizzare la produzione di energia delle centrali a carbone. Nel contempo sarebbe utile conoscere il lavoro svolto da chi, nel consiglio comunale, ha la delega per i rapporti con Enel, e quali risultati siano stati ottenuti sotto ogni aspetto. In particolare vogliamo chiedere notizie riguardo la riqualificazione dell'intera area industriale, che dovrà essere restituita a Civitavecchia e i suoi cittadini. Il nostro auspicio, prendendo spunto dalle sollecitazioni e dalle proposte nate da organizzazioni civiche come il Comitato "Civitavecchia Bene Comune", è la nascita del primo distretto ad energie rinnovabili della nostra Regione. Da parte nostra - hanno concluso - la candidatura di Nicola Guzzone vuole significare, anche su una tematica così importante per la nostra comunità, un segno di discontinuità col passato in termini di trasparenza, controllo, protezione e rilancio di questo litorale nell'ottica di una riconversione ambientale ed energetica sostenibile. La priorità infatti è sancire la fine di ogni produzione energetica da combustibile fossile e investire ogni risorsa ed energia per le fonti rinnovabili come, ad esempio, il progetto di eolico offshore, che oltre a significare la fine della dipendenza da carbone, potrebbe portare circa 1500 posti di lavoro. Questa è la nostra idea di sviluppo per il territorio".